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Immobiliare /2 I 12 mesi più a rischio per chi compra OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

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America Latina, Asia e Europa dell’Est stanno andando meglio di tutti. E per fine anno gli esperti si aspettano una crescita del 5-10% nel mercato immobiliare. Ma Nouriel Roubini, professore di economia alla Stern School of Business della New York University, avverte che la bufera non è ancora del tutto superata. Soprattutto in alcuni paesi Europei. Ecco cosa aspettarsi dal mercato immobiliare nell’anno che verrà

Immobiliare /2 I 12 mesi più a rischio per chi compra

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Case vuote o invendute, immobili svalutati, mercato edilizio stagnante. Dagli Usa all’Asia, passando per Europa, Africa e America Latina la situazione non cambia più di tanto. Ma a due anni dall’inizio della crisi, finalmente, sembrano arrivare le prime buone notizie dal mercato immobiliare. Affiancate anche dai primi timidi segni di una ripresa che, promettono gli esperti, continuerà per tutto il 2011 almeno.
Il merito è tutto dell’economia, lentamente ripartita, che fa da traino al mercato immobiliare. “Ci sono indicatori che confermano che la ripresa è in atto”, spiega Nouriel Roubini, economista di origini turche e professore di economia alla Stern School of Business della New York University,famoso per aver predetto (inascoltato) il credit crunch di due anni fa, “Stati Uniti e altri Paesi europei hanno un andamento positivo: le aziende sono più redditizie, i soldi disponibili per gli investimenti. Rispetto a un anno fa la situazione è migliorata”.
Gli operatori del settore immobiliare sono (quasi) tutti ottimisti. Soprattutto quelli che hanno partecipato alla 22° edizione del MIPIM, il salone immobiliare che si svolge ogni anno a Cannes, tenutosi dall’8 all’11 marzo 2011. “Il mercato immobiliare si è stabilizzato”, commenta Filippo Rean, neo-direttore del MIPIM in occasione della sessione di apertura dei lavori, “abbiamo accolto più di 18.400 delegati, il 7% in più rispetto al 2010, e circa 4.000 investitori, con una crescita del 6% rispetto allo scorso anno”.
Anche gli investimenti di capitale, si prevede, aumenteranno nel corso dei prossimi 12 mesi. Secondo Cushman & Wakefield, società di broker e consulenti immobiliari, infatti, gli investimenti globali cresceranno di circa il 5-10%. Ma non tutti i mercati allo stesso modo. In testa, su tutti, si posizioneranno Nord America e mercati emergenti, con un totale di capitale raggiunto a fine anno pari a 485 miliardi di euro. Mentre in America Latina e nell’Europa dell’est, aumenteranno addirittura del 40%. Ma saranno proprio i paesi in via di sviluppo a trainare la ripresa.
“Il fatto è che si registra una crescita dell’economia in molti paesi emergenti”, spiega Roubini, “non solo in Cina o India, ma anche nel resto dell’Asia emergente e in America Latina. Non si tratta di una crescita ciclica, ma permanente. E sono proprio i paesi emergenti a svolgere una funzione importante per lo sviluppo del real estate, per il comparto residenziale, logistico e commerciale”.
Segnali positivi di crescita arrivano comunque da più fronti. Anche dal mercato immobiliare europeo che, finalmente, inizia a far registrare i primi dati con segno più. Il fatturato dei cinque principali Paesi europei, che nel 2009 aveva subito un calo del 13,3%, infatti, nel corso del 2010 è stato caratterizzato da un significativo rallentamento della flessione. Tanto che, a fine anno, fanno sapere da Scenari Immobiliari, la diminuzione registrata era inferiore all’1%. Mentre le previsioni per il 2011 indicano una crescita intorno all’1,2%. Vanno meglio le cose considerando tutti i 27 paesi europei, che hanno chiuso in totale il 2010 con un incremento del 2%, e che per i prossimi 12 mesi continueranno a seguire la scia positiva arrivando, tra un anno, ad un +3%.

Ma è meglio comunque mantenersi cauti. Perché c’è sempre un rovescio della medaglia. Acquistare a scopo di investimento oggi si può, certo, ma bisogna andarci con i piedi di piombo, spiegano gli esperti. A meno che di soldi da spendere non se ne abbiano parecchi (leggi qui). “La riduzione dei credit spread ci permette di aspettarci sorprese positive”, conferma ancora Roubini che però avverte, “incombono delle nubi sulla ripresa economica e la crescita rischia di essere frenata dai debiti pubblici di alcuni stati europei come Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia. Ai quali si aggiungono anche Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone”. Per non dimenticare il problema dell’invecchiamento della popolazione, un fattore di rischio tipico in tutte le economie avanzate, e la mancanza di competitività in alcune regioni periferiche dell’Eurozona, la Grecia su tutte.

Non è del tutto rosea nemmeno la situazione in Italia. “Nonostante sia un paese che ha molte opportunità da offrire, e anche se il comparto immobiliare ha reagito mantenendo una certa stabilità”, chiarisce Roubini durante la conferenza del 10 marzo 2011 a Cannes, “aspetti critici come la crescita economica, la mancanza di incremento del reddito procapite, l'invecchiamento progressivo della popolazione, un sistema fiscale da riformare, riducono l’interesse. Il fatto è che mancano le riforme e per questo il mercato immobiliare italiano risulta meno appetibile agli occhi degli investitori internazionali”. Anche se non mancano alcuni spiragli positivi. Ai Mipim Awards, infatti, ha vinto il premio di struttura più eco-sostenibile ('green buildings') il Malaspina Business Park per 3M Italia realizzato dallo studio di Mario Cucinella. Mentre ha vinto il premio Mipim Architectural Review future projects awards 2011 il progetto per il nuovo stadio di Siena firmato da Iotti + Pavarani Architetti.

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