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Ritorna il sole sul risparmio degli italiani/3 OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Vista attraverso le lenti dei fund manager, la situazione dell'economia globale è in via di miglioramento. E' questo il dato più rilevante che emerge dalla tradizionale ricerca mensile sul "sentiment" 214 gestori globali che amministrano un valore complessivo di 665 miliardi di dollari e degli investitori istituzionali realizzata dal gruppo Bank of America Merrill Lynch, uno dei colossi della finanza mondiale. E le aspettative riguardo la crescita economica ...

Ritorna il sole sul risparmio degli italiani/3

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L'evoluzione del "sentiment" dei gestori, e la misurazione dei loro umori, hanno una grande importanza predittiva sull'andamento dei mercati proprio perché sono i grandi investitori, con le loro scelte, a determinarne l'evoluzione.

E' un po' come dire: se i gestori sono ottimisti avranno un comportamento "bullish" rialzista, e la somma delle loro posizioni di acquisto determinerà un aumento degli indici. Viceversa, se hanno una visione "bearish", ribassista, faranno scelte di portafoglio orientate alle vendite, e di per ciò stesso determineranno un calo dei listini.
Ebbene la ricerca sul "sentiment" del mese di gennaio cui hanno risposto 214 gestori globali che amministrano un valore complessivo di 665 miliardi di dollari, ha evidenziato un sensibile miglioramento delle aspettative di questo influente segmento di operatori.

La variazione più significativa, rispetto alla rilevazione del mese precedente, concerne le aspettative di crescita economica globale, che conoscono il più ampio rimbalzo dal maggio del 2009 ad oggi. Sul totale degli intervistati la percentuale di chi prevede un rallentamento della congiuntura economica mondiale scende in un mese dal 27 al 3%. Per quanto riguarda la Cina, paese chiave nel determinare la velocità di crescita del mondo, solo il 10% dei rispondenti crede nello scenario di "hard landing", ovvero di un tasso di aumento del Pil inferiore al +7% annuo.

Sembrano numeri lontani dalle nostre preoccupazioni europee ma non lo sono affatto. L'Europa, proprio perché subirà un forte rallentamento economico nel corso del 2012, ha più che mai bisogno di mercati di sbocco per i suoi prodotti ad alta tecnologia, ad alto contenuto manifatturiero e del lusso. Del resto anche sulle prospettive di ripresa nel Vecchio Continente i fund manager non vedono certamente nero. Se il rilancio della congiuntura e la stabilizzazione dell'euro passano attraverso le politiche di "quantitative easing" (acquisto di titoli di Stato da parte della Bce), ben 8 rispondenti su dieci si dicono convinti che la Bce sarà pronta ad attuare una tale politica nel corso del 2012.

Anche se relativamente ottimisti sull'evoluzione della congiuntura economica globale, i fund manager rimangono tuttavia cauti nelle scelte di portafoglio. La "rotazione" dagli investimenti a basso rischio (liquidità e obbligazioni) verso le azioni, viene realizzata infatti con grande cautela. Il totale dei gestori che "sovrappesano" (overweight) le azioni passa infatti dall'8 al 12%, una percentuale piuttosto modesta visto il notevole miglioramento nelle aspettative della crescita globale.

A livello di grandi regioni economiche le preferenze vanno agli Stati Uniti (le posizioni "overweight" salgono del 28%), mentre rimane accentuato il pessimismo sul Giappone (-28%) e soprattutto sull'eurozona (-31%). Anche l'uscita dai settori più difensivi (beni di largo consumo e utilities) viene decisa con cautela e la scelta dei settori più ciclici riguarda soprattutto il comparto hi tech.

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