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Miglior prestito 2014/ Riparte l’offerta. Ma conviene? OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Gli operatori ne son convinti: il peggio è ormai alle spalle. I tassi di interessi sono stabili ai valori più bassi di sempre. I criteri di accesso al credito non si sono ulteriormente inaspriti. E l’offerta è ripartita, con promozioni a tempo determinato. Per il 2014 si attende, dunque, una ripresa delle erogazioni di prestiti personali. Ma è davvero un buon momento per indebitarsi? E, soprattutto, le offerte sul mercato convengono davvero?

Miglior prestito 2014/ Riparte l’offerta. Ma conviene?

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Gli operatori del settore sembrano esserne convinti. Il peggio è ormai alle spalle. “Più che altro perché nel 2013 il mercato ha raggiunto certi livelli sotto i quali sarà difficile andare”, chiarisce Luciano Ambrosone, Responsabile Prodotti di Impiego della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Fino a un qualche mese fa, infatti, ottenere un finanziamento era una missione quasi impossibile. I rubinetti del credito erano quasi completamente chiusi. La domanda era in calo vertiginoso. E le erogazioni effettive facevano registrare valori a due cifre con segno meno.

“Oggi stiamo assistendo ai primi segnali di ripresa della domanda di prestiti”, continua Ambrosone (Intesa Sanpaolo), “ma non si tratta, al momento, di una ripresa vigorosa: il mercato ha ancora le gambe fragili”. “Dopo la chiusura negativa del 2013, il mercato del credito al consumo nel 2014, infatti, registra ancora uno scostamento negativo, anche se più contenuto”, spiega Massimo Macchitella, responsabile prodotti retail di UniCredit che però smussa l’entusiasmo, “permane un clima di incertezza e di prudenza da parte delle famiglie, che pianificano con sempre maggior attenzione le spese volte ai consumi, ricorrendo ai prodotti di prestito spesso per soddisfare bisogni primari, rinviando ogni altra tipologia di acquisto ritenuta non necessaria. Credo che per tutto il 2014 il credito al consumo risentirà di un contesto macro-economico ancora debole. Influiranno la situazione del mercato del lavoro e l’evoluzione dei redditi a disposizioni delle famiglie consumatrici”.

Meno ottimistici, invece, i dati diffusi da Crif e relativi al primo quadrimestre del 2014. La domanda di finanziamenti, considerando il dato aggregato che include personali e finalizzati, è calata di un ulteriore 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con un picco, quello di aprile, che ha raggiunto quota -9,6% sul confronto con i dati rilevati 12 mesi fa.
Anche Assofin, l’associazione che riunisce i principali operatori finanziari attivi nei comparti del credito alle famiglie, concorda. E diffonde i dati ufficiali che rilevano una riduzione non solo nel numero delle operazioni portate a termine, ma anche nel valore complessivo dei finanziamenti erogati.

Eppure, alcuni segnali positivi sembrano esserci.
Primo. I tassi sono ai minimi storici. E lo resteranno ancora per lungo tempo. La Banca Centrale Europea, lo scorso 8 maggio, ha lasciato il saggio di sconto inalterato al valore più basso di sempre (lo 0,25%). E le politiche accomodanti attuate in questi mesi lasciano pensare che, forse, i parametri di riferimento non torneranno a rialzarsi prima del 2015 (almeno così ipotizzano gli addetti ai lavori). Anche l’Euribor, utilizzato per determinare il tasso dei finanziamenti variabili, sebbene sia in leggero aumento da un paio di mesi a questa parte, resta comunque ancorato a valori che poco si discostano dallo zero virgola qualcosa. Non riuscendo a superare nemmeno il mezzo punto percentuale (l’Euribor a 6 mesi, il più alto, è allo 0,43% il 13 maggio). Mentre L’Irs, con sui si calcolano i prestiti fissi, varia tra l’1,69% e il 2,40% per durate comprese tra i 10 e 30 anni.

---- Secondo. “I criteri utilizzati per l’accesso al credito non hanno subito sostanziali scostamenti”, svela Macchitella (UniCredit) . Anche se continuano a mantenersi più rigidi rispetto ai tempi della corsa all’oro nel mercato del credito al consumo, prima del 2008. “Nel corso dell’ultimo anno non rileviamo un irrigidimento nei criteri di scoring che applichiamo per valutare l’accesso ai nostri prodotti di finanziamento”, continua Macchitella (UniCredit), “sono allineati all’andamento dei livelli di insolvenza che riscontriamo sul mercato. Quindi l’erogazione viene consentita qualora il cliente dimostri, attraverso la presentazione della documentazione reddituale, una sufficiente capacità di rimborso”.

Terzo segnale positivo, riparte l’offerta. “Negli ultimi mesi abbiano assistito a una forte ripresa delle dinamiche competitive di questo settore come dimostrano le campagne commerciali e le iniziative di comunicazione dei principali operatori”, chiarisce Ambrosone (Intesa Sanpaolo). Ad essere aumentate sono soprattutto le promozioni. Anche se si tratta per lo più di offerte spot, destinate a scadere nell’arco di pochi mesi. I tassi sono più bassi rispetto alla media di mercato (che si aggira intorno al 9,88%). Ma per poterli richiedere è necessario adeguarsi ad alcune limitazioni. A partire dalla finalità per cui si richiedono soldi a prestito. Fino ad arrivare all’importo massimo o alla durata prefissati.

Per esempio, c’è tempo solo fino a fine maggio per sottoscrivere Gran Prestito Su Misura – Edizione Speciale di Cariparma, con tan al 7,50%, a patto che non si richieda più di 15.000 euro da rimborsare in massimo 60 mesi. Le spese per l’avvio dell’istruttoria sono fisse all’1,5% dell’importo finanziato. Mentre per l’incasso della rata mensile va messa in conto una commissione di 1,20 euro.

Anche Banco Popolare offre prestito Versatilo Zero Spese di Agos Ducato, in offerta fino al 31 maggio. Il finanziamento, con Tan al 9,50%, infatti, azzera tutte le spese accessorie per l’istruttoria, la gestione della pratica e l’imposta di bollo, che resta a carico della banca.

Fino al 31 luglio, è in offerta anche Prestito Famiglia di BancoPosta (erogato da Deutsche Bank), dedicato però solo alle coppie in procinto di sposarsi o che hanno avuto un figlio nel corso dell’ultimo anno. Si può richiedere a prestito fino a un massimo di 15.000 euro. Ma solo a patto che si disponga l’addebito delle rate su un conto corrente BancoPosta. Mentre il tasso annuo nominale applicato dell’8,50% resta fisso per tutta la durata.
È solo per nuovi clienti che aderiscono all’offerta Welcome Family, infine, il finanziamento con spread al 7% di Banca Marche. Il prestito personale copre fino a 10.000 euro e ha una durata massima di 60 mesi.

Cambia la domanda…
In un contesto come questo è inevitabile che anche la domanda ne risenta. Vale a dire, che cambino le motivazioni che spingono le famiglie a indebitarsi. “Le famiglie utilizzano sempre più i prestiti per anticipare la soddisfazione di bisogni o la realizzazione di progetti che hanno un impatto positivo sulla qualità della vita”, chiarisce Ambrosone (Intesa Sanpaolo) , “magari c’è chi preferisce ricorrere al prestito piuttosto che intaccare i propri risparmi, perché investiti in strumenti che possono offrire buone prospettive di redditività in un orizzonte temporale di medio termine” (leggi qui l’intervista completa).

Ecco perché i prestiti personali, quelli che non richiedono finalità precise per essere sottoscritti, e che non sono legati all’acquisto di determinati prodotti (come automobili, televisori ecc.) stanno reggendo meglio il comparto. A discapito dei finalizzati.
In pratica, il cliente-tipo ha tra i 45 e i 54 anni. Ha qualche risparmio depositato in prodotti di investimento. Non ha particolari esigenze di liquidità. E richiede finanziamenti per un valore medio complessivo compreso tra i 10.000 e i 20.000 euro. Lo confermano anche i dati Crif diffusi ad aprile 2014. Che, infatti, sottolineano un incremento dell’1,8% nelle richieste di prestiti personali per queste tipologie di clienti.

---- …e nascono nuovi prodotti
Con il mercato che cambia, anche l’offerta evolve di conseguenza. E nascono nuovi prodotti con finalità diverse, che fanno fronte alle mutate esigenze del mercato.
UniCredit, per esempio, offre un finanziamento con tasso al 6,90% in promozione fino a fine anno, ma solo se le richieste sono inoltrate con lo scopo preciso di ristrutturare casa. Per avanzare la richiesta, fatti, è necessario presentare tutti i preventivi di spesa. E firmare l’apposita dichiarazione con la quale ci si impegna ad utilizzare i soldi ricevuto solo per lavori di ristrutturazione che rientrino nelle tipologia ammessa alle agevolazioni fiscali. Il Prestito Personale Ristrutturazione, inoltre, prevede un importo massimo concedibile di 100.000 euro da restituire in non più di 10 anni. Anche se, a scelta, è possibile stabilire una rata mensile massima arrotondata, in modo da mantenere una spesa fissa e costante nel tempo.

Anche Poste Italiane punta sui prestiti di ristrutturazione dell’immobile. Ma per aderire all’offerta sul prestito BancoPosta Ristrutturazione Casa, erogato da Deutsche Bank, si ha tempo solo fino al 31 maggio. È possibile richiedere da 1.500 a 20.000 euro, da rimborsare tra i 12 e gli 84 mesi, ad un tasso annuo nominale pari all’8,50%. Non sono previste, invece, spese di istruttoria, di incasso rata e di gestione pratica.

Ma c’è anche chi pensa ai prestiti di consolidamento. Quelli che consentono di unire le rate di più finanziamenti in un’unica soluzione. Offrendoli, magari, con tassi in offerta e agevolati. Tra le novità sul mercato vi è, per esempio, Fineco che promuove un finanziamento per consolidare tutti i prestiti sottoscritti. Vale a dire, per riunire in un’unica rata tutte le mensilità che si devono versare. Il tasso è in promozione fino al 30 giungo all’8,95%, ma solo per richieste di capitale comprese tra 11.000 e 30.000 euro, rimborsabili da 12 a 72 mesi.

Banco Popolare, dal canto suo, ha a catalogo Versatilo Tutto In Uno (sempre della linea Versatilo), di Agos Ducato, sempre in offerta fino a fine giugno. Il Tan è fisso per tutte le durate al 9,50%. Mentre non sono previste commissioni extra per l’istruttoria della pratica.

I prestiti flessibili
Per far fronte alla crisi, i finanziamenti già sul mercato, invece, evolvono. E si trasformano in strumenti flessibili. Con opzioni che consentono di personalizzare il piano di ammortamento. Si tratta di una tendenza sempre più diffusa. Ecco perché, da quest’anno, Of ha deciso di premiare con un punteggio aggiuntivo i finanziamenti che offrono questa possibilità.

---- Le opzioni di flessibilità più diffuse sono quelle che permettono di saltare il pagamento di una o più rate (da posticipare poi alla fine del piano di rimborso), o di modificarne l’importo in caso di necessità. Intesa Sanpaolo, per esempio, offre a tutti i sottoscrittori di Prestito Multiplo la possibilità di posticipare fino a una rata all’anno (ma non per i primi 12 mesi), e di ridurne l’importo, estendendo contestualmente fino a 10 anni un prestito con durata prevista di 7.
Le stesse garanzie sono offerte anche da ING Direct e da Banco Popolare, che applica il salto rata e la modifica dell’importo mensile dovuto a tutti i finanziamenti della linea Versatilo.

Hello! Project di Hello bank! e Crediper Premium, proposto da molte BCC, affiancano a queste opzioni la possibilità di estinguere il finanziamento anticipatamente, in qualsiasi momento e senza spese aggiuntive.

UniCredit, invece, permette anche di “ricaricare” il finanziamento attivo. Per ottenere nuova liquidità al termine del piano di rimborso, senza dover presentare altri documenti. O avviare una nuova pratica. Inoltre, premia il cliente fedele con un bonus dell'1% annuo in meno sul tasso di interesse applicato, con il prestito ad hoc CreditExpress Premium.
La stessa possibilità è offerta anche da UBI Banca, con Creditopplà Sempre Light. Che offre lo 0,30% in meno sul tasso fisso applicato a scalare ogni 3 anni a partire dall'inizio del terzo. Ma solo a condizione che i pagamenti siano effettuati regolarmente.

Diverso, infine, il caso di Cariparma-Gruppo Crédit Agricole che, a tutti i sottoscrittori di Gran Prestito su Misura (anche nella nuova edizione speciale in offerta), applica un interesse che diminuisce all’aumentare della durata e dell’importo scelto, con 9 differenti soluzioni. Così, per esempio, per importi fino a 10.000 euro si avrà un Tan del 12,50% se si scelgono piani di ammortamento di durate a 24, 36 o 48 mesi. Mentre optando per rimborsi a 54 e 60 mesi il tasso si riduce al tondo 12% e si ferma a un massimo dell’11,50% per durate massime di 72 mesi.
L’interesse più basso in assoluto, però, è applicato a chi richiede almeno tra i 20.000 e i 30.900 euro. In questo caso, infatti, si avrà un Tan fisso del 10,25%, a patto però che si accetti di rimborsare il debito in 72 mesi.

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