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Guida alla banca 2015/Mutui, conti, prestiti… OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Quanto renderà il denaro? Si potranno ottenere mutui e prestiti? Come si modificheranno i conti correnti? Quale sarà il destino di pagamenti, e-commerce e shopping online? Cosa accadrà alla filiale? E davvero ci si potranno acquistare anche case e polizze assicurative? Ma, soprattutto, si potrà avere certezza della solidità delle banche che custodiscono i nostri risparmi? Of-Osservatorio finanziario risponde a 10 domande. Ecco alcune previsioni per l’anno in corso

Guida alla banca 2015/Mutui, conti, prestiti…

Quanto renderà il denaro nei prossimi mesi? Si potranno ottenere mutui e prestiti? E, soprattutto, si potrà essere sicuri circa la solidità delle banche da un punto di vista finanziario? La domanda è più che legittima. Soprattutto a fronte delle innumerevoli notizie poco incoraggianti che sono arrivate dal mondo della finanza nel corso del 2014. I media, poi, hanno funzionato come cassa di risonanza. Amplificando la crisi del mercato del credito, e gettando una luce poco rassicurante sul sistema bancario nazionale. Le capitalizzazioni, poi, e le prime speculazioni sul possibile risiko di acquisizioni e fusioni che sono partite non appena sono stati resi noti i risultati degli stress test condotti dalla Bce su 130 istituti di credito europei, hanno causato non pochi allarmismi tra i consumatori. Soprattutto a causa dell’esito tranchant dei test: 4 banche bocciate (inizialmente erano 8) e un risultato complessivo che vale l’ultimo posto in Europa. Con 14 banche che ancora, ad oggi, sono sotto la vigilanza della Bce. E che, da gennaio hanno anche l’obbligo di incrementare le soglie di capitale minimo.

L’allarme, per lo più, colpisce due delle 4 banche bocciate. La prima, Monte dei Paschi di Siena (che già non se la stava passando bene dopo lo scandalo dei derivati) dovrà raccogliere secondo la Banca Centrale Europea 2,11 miliardi di euro. E già pensa a un aumento di capitale di 2,5 miliardi per coprire l’ammanco. Carige, invece, deve racimolare 810 milioni euro.

Nel frattempo il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 20 gennaio, il decreto che dovrebbe riformare lo statuto delle banche popolari, trasformandole in Spa (in massimo 18 mesi). La riforma, il cosiddetto investment compact, deve ancora essere approvata dal Parlamento (tra 60 giorni). E già si scatenano le opposizioni, non solo politiche ma anche delle stesse banche coinvolte. Alimentando i dubbi sull’effettiva trasformazione in legge del decreto (di annunci ne sono stati fatti molti nel corso degli ultimi vent’anni). Ma la corsa agli acquisti in borsa, scattata a poche ore dal primo lancio della notizia, lascia pensare che i mercati e Piazza Affari credano veramente che stavolta andrà a buon fine.

Nell’attesa di capire come cambierà il panorama bancario nel corso dei prossimi mesi, però, come è possibile sapere se le banche italiane sono solide e i soldi depositati dai risparmiatori sono al sicuro?

La risposta, a prescindere dai risultati del test, è sì: i soldi sono al sicuro. Per due ragioni. La prima è che tutte le banche italiane sono solide. E hanno capitali sufficienti per coprire eventuali periodi di crisi. Quello che manca, semmai, (e da qui la bocciatura di MPS e Carige) è la possibilità di superare indenni uno scenario catastrofico di collasso dell’intera economia, come quello delineato dalla Bce per la “prova di resistenza” a cui sono stati sottoposti tutti i 130 istituti di credito europei oggetti d’indagine. Anche se, c’è da dire, il test condotto in Italia prospetta uno scenario di ipotetico aggravamento della situazione economica nazionale più sfavorevole rispetto a quello prospettato ad altri stati come, per esempio, la Germania.

La seconda ragione è che tutti i soldi depositati sui conti correnti e sui prodotti di liquidità remunerata come i conti di deposito di tutte le banche (tranne le BCC) sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Che in pratica garantisce fino a un massimo di 100.000 euro qualora la banca dimostrasse di avere problemi di liquidità, come per esempio in caso di temporanea insolvenza o di fallimento.

Of-Osservatorio finanziario ha analizzato i principali mercati nei quali gli istituti bancari operano, da quello del credito a quello dei conti correnti. E ha ipotizzato quali cambiamenti si prospettano per i risparmiatori in termini di prodotti bancari. Ecco una guida alla scelta per il prossimo anno. Partendo dalle 10 domande per il 2015. Con le risposte date da Of.

1. Cosa cambia nei conti correnti?
2. Come risparmiare sulle operazioni del conto corrente?
3. Come far rendere il denaro?
4. Come si pagheranno gli acquisti online?
5. Lo smartphone sostituirà il portafoglio per lo shopping in negozio?
6. Ritorneranno i mutui? E a quali condizioni?
7. Sarà più facile ottenere un prestito?
8. Ci si recherà ancora in filiale? E per fare cosa?
9. Assicurarsi in banca. Quali sono i prodotti? E quanto convengono?
10. Comprare casa in banca. Come? A quale prezzo?

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