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Azioni. Perché puntare su elettricità ed energie alternative OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Pagano mediamente dividendi elevati e stabili nel tempo compresi fra il 3 e il 5%, il doppio o il triplo rispetto a quello del Btp decennale. Hanno rischi di oscillazione dei prezzi del titolo elevati, ma nell'attuale congiuntura economica le quotazioni, più che scendere, potrebbero salire. Hera, A2A, Enel, Enel Green Power (EGP) e a una decina di altre società europee (E.On, Rwe, GDF Suez, ecc.) hanno un potenziale di rialzo a 12 mesi compreso fra il 18% di Enel e il 41% di Hera. Lo dice Goldman Sachs. E dopo lo scossone dell’annuncio del “quantitative easing” di Bce, vale davvero la pena dare uno sguardo alle cifre

Azioni. Perché puntare su elettricità ed energie alternative

Il pronunciamento della Banca centrale europea del 22 gennaio scorso ha sparigliato i giochi sui mercati finanziari europei e ha avuto l'effetto immediato di far balzare Piazza Affari di un +8% in pochi giorni e di spingere il rendimento del Btp a 10 anni verso l’1,6%, un livello di rendimento che appena due anni fa sarebbe stato considerato degno di un Bot a 12 mesi.

Per quanto prevista e in parte già scontata dalle borse, la decisione di procedere al “quantitative easing” da parte delle autorità monetarie dell'Eurotower ha provocato effetti immediati. Ha colpito gli operatori l'entità dell’intervento: acquisti mensili di titoli governativi (e non solo) per un ammontare di 60 miliardi di euro almeno fino a settembre del 2016, per un ammontare stimato di oltre 1.100 miliardi di euro.

E' questo il “quantitative easing” in salsa europea, una politica monetaria che ha l'obiettivo di riportare i prezzi verso un obiettivo di crescita di circa il 2% l'anno scongiurando il rischio deflazione (calo generalizzato e prolungato dei prezzi di beni e servizi) e rilanciando la crescita economica.

Se queste misure riusciranno a ottenere i risultati sperati sarà un bene per tutti. Ma intanto i risparmiatori, stretti fra i tassi minimi offerti dal reddito fisso e il rischio di oscillazione delle borse, appaiono disorientati. Uno studio sul comparto delle aziende di pubblica utilità (utilities) sia elettriche che specializzate nelle fonti di energia rinnovabile, condotto dalla banca d'affari americana Goldman Sachs, fornisce una indicazione concreta.

Le utilities pagano mediamente dividendi elevati e stabili nel tempo (vedi tabella in fondo all'articolo) compresi fra il 3 e il 5%, un valore doppio o triplo rispetto a quello del Btp decennale. I rischi di oscillazione dei prezzi del titolo (e quindi del valore del capitale investito), naturalmente sono elevati. Ma nell'attuale congiuntura economica le quotazioni di queste società, più che scendere, potrebbero salire. E anche di molto visto che gli analisti di Goldman attribuiscono a gruppi come Hera, A2A, Enel, Enel Green Power (EGP) e a una decina di altre società europee (E.On, Rwe, GDF Suez, ecc.) un potenziale di rialzo delle quotazioni a 12 mesi compreso fra il 18% di Enel e il 41% di Hera.
Vediamo perché.

I profitti: in ribasso nel breve termine ma in ripresa nel biennio 2016-2017
“Nel breve periodo”, scrivono gli analisti di Goldman Sachs, “i profitti delle utilities potrebbero scendere di qualche punto percentuale a causa della diminuzione delle quotazioni del greggio e del carbone”. Tuttavia nel medio termine, vale a dire nel biennio 2016-2017 gli utili di queste società potrebbero risalire a causa di un nuovo rialzo dei prezzi del greggio, che potrebbe risalire a una media di 70 dollari al barile (dopo essere sceso al di sotto dei 50 attuali) e dell'indebolimento dell'euro contro dollaro dovuto alla politica del “quantitative easing” della Bce.

Se a fine 2016 il cambio euro-dollaro avrà raggiunto la parità (è questa l'ipotesi centrale di Goldman Sachs) contro l'attuale livello di circa 1,13, allora il prezzo del petrolio, calcolato in euro, sarà del 60% più alto rispetto alle quotazioni correnti. Con un notevole beneficio per i conti delle società del comparto utilities.

Top e Flop
Questi trend di mercato produrranno dei vincitori e dei vinti, anche se nel complesso il settore, trarrà beneficio dalla ripresa, sia economica, con il conseguente aumento della domanda di energia, che delle quotazioni delle materie prime.

E.ON
La società tedesca ha un potenziale di crescita delle quotazioni di oltre il 40%. Un risultato che potrebbe essere raggiunto attraverso lo scorporo e la vendita di unità non strategiche e grazie all'aumento strutturale della domanda di energia sul mercato tedesco. Giudizio: buy

Hera
Il nuovo prezzo-obiettivo della utility italiana implica un potenziale di rivalutazione del 41% che potrebbe derivare da un forte aumento dei profitti (+ 11% gli utili per azione nel triennio 2015-2018) dovuto al consolidamento del settore, alla riduzione del costo del debito e all'aumento degli investimenti in impianti ad alta efficienza. Giudizio: buy

Terna
Non sono invece brillanti, a giudizio di Goldman Sachs, le prospettive di Terna, la società di distribuzione dell'energia elettrica in Italia. Il titolo viene oggi scambiato con un premio del 20% rispetto alla media delle quotazioni delle società del settore. Inoltre gli analisti prevedono per il 2016 un taglio del 20% nell'ammontare del dividendo. Giudizio: sell, vendere

Enel Green Power
La società negli ultimi tempi ha avuto un andamento peggiore rispetto alla media del mercato azionario. Ma secondo gli analisti di Goldman questo trend non riflette il potenziale di crescita degli utili e dei ricavi del gruppo. La società potrebbe inoltre trarre vantaggi importanti dalla debolezza dell'euro e sono attese novità importanti dal piano di sviluppo industriale che verrà presentato a marzo. Giudzio: da “neutral” a “buy”

Le migliori utilities europee secondo Goldman Sachs
Società Borsa Giudizio Prezzo obiettivo a 12 mesi Potenziale di rialzo dal prezzo attuale Rendimento per dividenti 2015
A2A Milano Buy 1,01 20% 3,90%
Hera Milano Buy 2,90 41% 4,40%
Enel Milano Neutral 4,35 18% 4,50%
EGP Milano Buy 2,02 21% 1,80%
EDP Lisbona Buy 28,90 33% 5,60%
GDF Parigi Buy 23,00 23% 5,60%
E.ON Francoforte Buy 19,00 44% 3,80%
RWE Francoforte Buy 37,00 57% 4,30%
Iberdrola Madrid Buy 6,95 23% 4,80%
Vestas Copenhagen Buy 380 (corone) 62% -


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