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Alla scoperta dei luoghi del cuore degli italiani/ 2

SOMMARIO

Castelli in rovina, neogotici e trasformati in musei. Cittadelle dalla forma esagonale, case museo di famosi artisti e un faro sull’isola di Ponza. Sono questi alcuni dei luoghi che gli italiani amano di più, dal nord al sud dell’Italia. Per la loro bellezza ma anche perché, a volte, sono in degrado e hanno bisogno di essere più tutelati. Alcuni di questi beni architettonici, segnalati nei 7 censimenti organizzati dal FAI con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, sono stati selezionati da Of-Osservatorio finanziario. Ecco le loro particolarità, quando visitarli e qualche consiglio su dove mangiare e dormire nelle vicinanze

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Alla scoperta dei luoghi del cuore degli italiani/ 2

Ci sono la Cittadella di Alessandria, con la sua particolare forma esagonale. E alcuni dei più bei castelli d’Italia, come quello Carrarese di Padova e il neogotico Castello della Monica con il suo borgo medioevale. Ma anche quello di Miramare a Trieste arricchito da un parco con numerose specie botaniche e il faro che indica l’isola di Ponza.
Questi sono solo alcuni del Luoghi del Cuore scelti dagli italiani per la loro bellezza ma anche per essere maggiormente tutelati e che Of-Osservatorio finanziario ha scelto di descrivere in questo speciale.

Con la presentazione del settimo censimento, quello avviato nel corso del 2014 e presentato il 18 febbraio scorso, I Luoghi del Cuore, iniziativa creata dal Fondo Ambiente Italiano con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, ha raggiunto risultati mai ottenuti in precedenza. Più di 1 milione e 600 mila voti sono stati assegnati dagli utenti italiani per segnalare, su tutto il territorio nazionale, i luoghi più belli ma anche più bisognosi di tutela. Sono stati segnalati più di 20.000 beni diversi, per un totale di 4.712 comuni coinvolti.

Dopo aver trattato i beni ambientali più votati nel corso degli anni e contenuti nel volume dedicato (leggi Alla scoperta dei luoghi del cuore degli italiani) la seconda parte che Of-Osservatorio finanziario dedica ai Luoghi del Cuore riguarda i beni architettonici. Non solo i più votati del 2014, ma quelli che hanno raccolto le maggiori segnalazioni nel corso di tutti i censimenti organizzati a partire dal 2003.

In questa categoria rientrano scuole, stazioni e acquedotti ma anche castelli, ville e palazzi storici. Mentre più limitata è l'incidenza di manufatti come statue, monumenti e fontane, di contenitori culturali come musei, teatro e biblioteche e di infrastrutture della modernità industriale.

Come nel caso dei beni ambientali, anche la concentrazione di questo beni è più marcata nei contesti metropolitani come Milano, Roma, Napoli, Torino e Firenze.

Ecco una presentazione di alcuni del luoghi preferiti dagli italiani, ognuno con dei consigli di Of su dove mangiare e dove soggiornare nelle vicinanze, in particolare durante il week end dal 27 febbraio al 1° marzo.

Cittadella di Alessandria – Piemonte

Separata dalla città dal fiume Tanaro, la cittadella di Alessandria è situata nella parte più bassa del Piemonte, a un’altezza di soli 90 metri sul livello del mare. Commissionata dai Savoia nel 1728, la cittadella, a forma esagonale, si distribuisce su 20 ettari, è composta da 6 bastioni ed è circondata da fossati che un tempo venivano riempiti con l’acqua del fiume.
Già monumento nazionale, la fortificazione è dal 2006 nella Tentative List per diventare Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si è classificata al 1° posto nel censimento del 2012 del FAI con più di 53.000 voti.

Per chi volesse organizzare una visita alla cittadella con i bambini il FAI organizza, il 28 febbraio 2015, alle 17.30 la prima puntata de “La Cittadella Segreta” , percorso educativo per i più piccoli all’interno della fortezza per scoprirne segreti e misteri accedendo a locali solitamente chiusi al pubblico.

Dove mangiare. Il ristorante La Fermata Resort, di Spinetta Marengo, poco lontano da Alessandria, è collocato in un’antica dimora e permette di assaporare piatti della tradizione piemontese scegliendo dal menu à la carte oppure da quello degustazione (70 euro a persona) composto da due antipasti, due primi, due secondi e un dolce.

Dove dormire. Per soggiornare ci si può spostare nel centro di Alessandria, in un palazzo storico che ospita l’hotel 4 stelle Alli Due Buoi Rossi. Oltre all’hotel l’edificio include anche un ristorante, un bistrot e una vermoutheria. Passarvi un week end, quello da venerdì 27 febbraio a domenica 1° marzo ha un costo di 149 euro per camera su Booking, scontato del 30%, con colazione inclusa e cancellazione gratuita prima del 26 febbraio.

Casa Museo Fantoni – Lombardia

La Casa Museo Fantoni e l’omonima Fondazione hanno sede a Rovetta, in Alta Val Seriana, a circa 40 km da Bergamo. La casa, adibita anche a bottega, era la dimora della famiglia di scultori Fantoni e ancora oggi mette in mostra la produzione artistica avvenuta tra il Seicento e il Settecento.
Il patrimonio annovera disegni, opere in legno e in marmo, modelli in terracotta, legno e gesso e dipinti e si tratta di realizzazioni sia sacre sia profane, diffuse nel territorio bergamasco e bresciano. Tra gli autori, scultore lo scultore Andrea Fantoni (1659 – 1734), il padre Grazioso e Giovanni, famosi intarsiatori, fino a Luigi, letterato e tipografo dal carattere stravagante.

Le visite libere possono avvenire solo al pomeriggio e da luglio a settembre, a un costo di 6 euro, mentre i restanti mesi dell’anno il museo è aperto solo per visite di gruppo.

Dove mangiare. Le buone forchette possono scegliere di spostarsi a Brusaporto, a 10 minuti di auto da Bergamo, e assaporare la cucina di Da Vittorio, ristorante tristellato dei fratelli Cerea situato all’interno di una tenuta di dieci ettari. Il filo conduttore del menù si sintetizza nel concetto “tradizione lombarda e genio creativo” e i commensali possono scegliere di approfittare anche di proposte a prezzo fisso. Come “Nella tradizione di Vittorio”, menù a base di pesce e crostacei preparato con gli arrivi del mercato (a 170 euro) oppure “Carta Bianca” per chi vuole farsi sorprendere dal guizzo creativo degli chef.

Dove dormire. In circa 35/40 minuti di auto si può tornare da Rovetta a Bergamo e passare due notti al Relais San Lorenzo, 5 stelle considerato da molti utenti di TripAdvisor come il migliore della città sia per posizionamento (a Bergamo Alta) che per design. L’hotel è dotato anche di un centro benessere gratuito con sauna finlandese, bagno turco e docce sensoriali.
I clienti possono scegliere di prenotare esclusivamente la stanza oppure approfittare di uno dei pacchetti creato dall’hotel. Ad esempio, per un totale di 450 euro a coppia, nel week end selezionato da Of è possibile richiedere l’offerta Discover Bergamo che include: almeno 2 pernottamenti, colazione a buffet, tour privato di 3 ore con guida alla scoperta della città, accesso all’area benessere, connessione wi-fi, parcheggio privato e sconto sulla tariffa dalla terza notte in poi.

Castello Carrarese –Veneto

Eretto sopra le costruzioni volute da Ezzelino III da Romano, tiranno della città dal 1237 al 1256, il Castello Carrarese, richiesto dall’omonima signoria, è uno dei più importanti beni storici, architettonici, artistici e militari di Padova. Collegato alla Reggia Carrarese dal traghetto alle mura, un passaggio sopraelevato con la funzione di collegare i centri del potere politico e militare, fu anche denominato Castello Vecchio durante la Repubblica di Venezia.
Il simbolo del castello è la Torlonga, la “torre lunga”, alta 49,59 metri, che dal XVIII secolo è sede della Specola cittadina, antico osservatorio astronomico dell’Università di Padova. Ma il castello, fino al secondo dopoguerra, ha avuto anche la funzione di prigione.

Dove mangiare. Restando nel centro di Padova si può scegliere di mangiare alla Enotavola, ristorante di pesce e wine bar. Dove si possono assaggiare, ad esempio, tartare di tonno allo zenzero con riso venere e vinaigrette al Martini dry e soia, spaghetti con colatura di alici, bottarga e stracciatella di bufala e il pescato del giorno.

Dove dormire. Per un week end all’insegna della visita della città si può scegliere l’hotel a 4 stelle Le Camp Spa&Resort, situato in centro in una zona a traffico limitato. Si può scegliere tra una Deluxe Room oppure una Junior Suite ed è anche possibile approfittare della Spa interna con hammam, docce emozionali, fonti di calore, vasca bowl (con bolle ed effetto cascata) e area relax.
Una camera matrimoniale per due notti, l’ultimo week end di febbraio, costa 240 euro su Booking, con colazione inclusa e cancellazione gratuita entro il 22 febbraio.

Parco e Castello di Miramare – Friuli Venezia Giulia

Il Castello di Miramare di Trieste e il suo parco di 22 ettari ricco di specie botaniche sorgono a picco sul mare, sulla punta del promontorio del Grignano. Voluta a metà Ottocento dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, la residenza ospitava, al piano terra, gli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta del Belgio, mentre il primo piano era quello di rappresentanza, riservato agli ospiti.

Nel 1943, durante l’occupazione tedesca il castello viene trasformato in una scuola per ufficiali nazisti, mentre l’arredo viene rimosso e custodito in vari edifici cittadini. Nel ’45 ad insediarsi sono le truppe neozelandesi, poi seguite da quelle inglesi che vi rimangono fino al 1954, anno della restituzione di Trieste all’Italia.

Oggi il castello è adibito a museo e al suo interno è conservata anche una raccolta di vasi orientali. Si possono quindi ammirare le stanze dei proprietari, quelle per gli ospiti, la camera di informazioni che racconta la storia del castello e del parco e le stanze in cui abitava il Duca Amedeo d'Aosta con arredi del 1930 in stile razionalista.
Il castello è visitabile tutti i giorni dell’anno (ad esclusione di Natale e 1° maggio) dalle 9 alle 19 e il biglietto ha un costo di 6 euro mentre l’accesso al parco è gratuito. Si tratta del luogo più visitato di tutto il Friuli Venezia Giulia, con una media di oltre 200.000 presenze.

Dove mangiare. Chi volesse degustare una cena a base di pesce può scegliere il ristorante Al Bagatto, nato nel 1966 come osteria e poi diventato nel 1980 uno dei primi ristoranti della città a proporre esclusivamente cucina marina. Proponendo però solo pesce fresco, se il proprietario non ne trova di alta qualità è possibile che alcune sere vengano proposti menù solo di carne o che si dedica addirittura di chiudere il ristorante. Per chi volesse una cena romantica, il ristorante propone, a un costo di 130 euro a coppia, una cena nella saletta privata.

Dove dormire. A metà strada tra il centro di Trieste e il Castello di Miramare, affacciato sul mare, c’è il 5 stelle Greif Hotel Maria Theresia, composto da 36 camere e da un ristorante con panorama sul Golfo di Trieste situato al quarto piano. Una camera doppia per il week end dal 27 febbraio al 1° marzo ha un costo complessivo di 239,40 euro con colazione inclusa ma non rimborsabile.

Castello della Monica – Abruzzo

Importante esempio di architettura neogotica italiana, il Castello della Monica di Teramo è stato ideato da Gennaro della Monica, importante rappresentante della pittura abruzzese dell’Ottocento. Negli anni successivi alla costruzione del castello furono eretti anche due edifici secondari che crearono il Borgo Medioevale della città.

L’interno del castello, a causa del degrado, è pericolante e quindi non visitabile (si attende la conclusione dei lavori di restauro) ma è ricco di affreschi, soprattutto di paesaggi, opere di Gennaro della Monica.

Dove mangiare. Chi oltre alla città vuole anche visitare la campagna teramana può fare una sosta per il pranzo nell’azienda agricola Capodacqua, a Montegualtieri di Cermignano. I piatti sono creati con ingredienti biologici dell’azienda come frutta, verdura, farina di farro, miele, uova e animali di bassa corte, con prezzi che si aggirano intorno ai 18/20 euro per un menù completo.

Dove dormire. L’hotel a 4 stelle Sporting, appena fuori dal centro storico e a 30 minuti dalla costa adriatica, prevede una camera matrimoniale al costo di 200 euro in totale anziché 240 euro se prenotata su Booking, con colazione a buffet e cancellazione gratuita entro il 25 febbraio.

Faro della Guardia – Lazio

Sull’isola di Ponza (LT) è possibile ammirare il Faro del Monte della Guardia, edificato nel 1896 e automatizzato, con un sistema a valvole solari, dal 1975.
Nel 2012 il faro si è posizionato sesto nella classifica nazionale del Fai dei luoghi da salvaguardare, con più di 30.000 segnalazioni.

Prima della metà degli anni ’70 l’edificio isolato rispetto ai borghi dell’isola, era abitato da quattro fanalisti che, alternandosi nei turni di guardia, lo mantenevano in funzione.
Al momento, invece, non più abitato, l’edificio è in degrado a causa della mancanza di manutenzione e degli effetti degli eventi atmosferici, come l’azione erosiva del vento e dell’acqua salmastra.

Dove mangiare. Una volta raggiunta l’isola di Ponza con traghetti e aliscafi da Formia, Terracina, Anzio o San Felice Circeo, si può scegliere di pranzare o cenare al ristorante Solo a Vela, incastonato in un’insenatura e raggiungibile solo con una piccola barca. Scegliendo anche di mangiare sulla spiaggia o a un tavolo ricavato da una vecchia barca. Per la cena è previsto un menù di pesce a prezzo fisso, pari a 50 euro, vino compreso.

Dove dormire. Chi volesse vivere un’esperienza particolare può scegliere di trascorrere due giorni e due notti non soggiornando a Ponza ma su una barca di circa 11 m. È una delle proposte che possono essere prenotate su Air B&B, da un minimo di 2 persone a un massimo di 4, a un prezzo di 336 euro.

Fortezza Svevo Angioina – Puglia

A Lucera, in provincia di Foggia, si trova la Fortezza Svevo Angioina, attualmente una rovina ma che un tempo è stata una delle più potenti fortezze del territorio grazie alla posizione che permetteva di controllare il Tavoliere delle Puglie.

Il castello è stato voluto da Federico II di Svevia nel 1233 mentre le mura furono erette tra il 1269 e il 1283 per volontà di Carlo d’Angiò, che ne affidò la costruzione a maestri italiani e francesi dell’epoca.
Il castello può essere visitato gratuitamente dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 16.30. La visita dura circa un’ora e permette di passeggiare all’interno delle mura e osservare resti di epoca romana, il palazzo che fu la residenza dell’imperatore Federico ma di cui rimangono solo pochi resti e la Torre della Leonessa.

Dove mangiare. Foggia dista da Lucera solo 20 km e qui è possibile scegliere tra una scelta più ampia di ristoranti. Come ad esempio l’Osteria La Giara, che offre prodotti tipici della zona, la maggior parte dei quali possono essere proposti anche nella versione senza glutine. Si può scegliere, ad esempio, come antipasto Caciocavallo di bufala alla brace con pomodorini, per poi passare a orecchiette rucola e patate e pesce alla brace.

Dove dormire. Restando sempre a Foggia si può soggiornare al 4 stelle White House Hotel, situato in centro e a 200 metri dalla stazione ferroviaria. L’hotel dispone di 40 camere e permette anche di organizzare tour guidati per la città. Su booking è possibile prenotare una matrimoniale con colazione inclusa a 190 euro anziché 240 euro.

Castello di Calatubo – Sicilia

Situato ad Alcamo, in provincia di Trapani, il Castello di Calatubo ha ricevuto 71.967 voti e si è classificato 3° nell’ultimo censimento del FAI presentato il 18 febbraio 2015.
Il castello è situato su una roccaforte a circa 152 metri sul livello del mare, posizione strategica per il controllo del golfo di Castellammare e dell’entroterra.

Le origini risalgono a prima del 1093, anno in cui il conte Ruggero definì i confini della diocesi di Mazara, includendovi anche Calatubo e le sue dipendenze. Rimase in un buono stato di conservazione fino agli anni ’60, quando divenne un ovile e, a causa dell’azione distruttiva degli animali e del terremoto del 1968 lo portarono in uno stato di degrado, con il crollo dei solai e delle murature. A questo si aggiunse anche l’opera degli scavatori di frodo, molto frequente nell’area per via dei numerosi reperti archeologici della necropoli vicina alla rocca.

Dove mangiare. Situato nella Riserva Naturale Orientata Bosco d’Alcamo, il ristorante La Funtanazza offre solo piatti con ingredienti di stagione e a km 0. Oltre al menù à la carte, con opzioni anche per celiaci e per vegetariani, sono previsti anche menù fissi incentrati sulla tradizione culinaria siciliana.

Dove dormire. Alle porte del centro storico di Alcamo e a metà strada tra Trapani e Palermo, è possibile passare un week end al Grand Hotel La Batia, 4 stelle che sorge su un colle che domina il Golfo di Castellammare. Le camere a disposizione sono 25, di cui 4 suite, e ognuna è arredata in modo diverso. Per il week end dal 27 febbraio al 1° marzo il costo di una matrimoniale è di 98 euro con colazione inclusa e 170 euro se si preferisce la mezza pensione.

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