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Patrimoni dell’Umanità/2. Le new entry 2015 nelle Americhe OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Le antiche missioni spagnole costruite in Texas nel 18° secolo, ai tempi della colonizzazione europea e del vicereame della Nuova Spagna. L’acquedotto di 44 km nel brullo territorio messicano risalente al 16° secolo. Le catene montuose della Giamaica sud-orientale e il paesaggio industriale di Fray Bentos in Uruguay, edificato nella seconda metà dell’800. Ecco perché, secondo l’Unesco, conviene visitare questi luoghi. Ecco come si raggiungono. Qual è il periodo migliore per andarci. E a quale prezzo

Patrimoni dell’Umanità/2. Le new entry 2015 nelle Americhe

Entrare nel cuore dell’America selvaggia e autentica e scoprirne le radici. Ritornare ai tempi della colonizzazione europea e dell’insediamento spagnolo. Toccare con mano le tracce lasciate dai conquistadores inviati dalla Corona nel 16° secolo. E ancora, visitare gli insediamenti dei nativi americani. Le prime chiese erette dai missionari francescani. E gli acquedotti costruiti nel brullo territorio messicano dai frati europei. I nuovi siti eletti, nel 2015, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, nelle Americhe, ripercorrono oltre 400 anni di storia di quello che, all’epoca, venne definito “il nuovo mondo”.

Questo viaggio entra nel cuore del Texas per poi spingersi a sud attraverso il Messico, passando per le catene montuose della Giamaica e poi giù ancora fino all’Uruguay. Per ogni destinazione è stato quindi calcolato come raggiungerla e quanto costa andarci. Scegliendo gli hotel più comodi e vicini e i tour più convenienti per visitare le meraviglie storiche e architettoniche dell’antichità.

MISSIONI DI SAN ANTONIO - TEXAS

Si trova nel sud del Texas e si sviluppa lungo il corso del fiume San Antonio il parco nazionale dedicato alle Missioni di San Antonio, costruite nel corso del 18° secolo per diffondere il cattolicesimo ed evangelizzare i nativi americani in quella che, all’epoca, era definita come la frontiera settentrionale della nuova Spagna. Le cinque missioni, fondate dai missionari francescani inviati dalla Corona spagnola, comprendono strutture architettoniche e archeologiche, terreni agricoli, chiese e granai. E sono l’emblema del momento cruciale della colonizzazione europea che ha portato alla nascita degli Stati Uniti d’America.

All’interno del parco se ne possono visitare 5. La prima, scendendo da Nord e dirigendosi verso Sud lungo il corso del fiume San Antonio, è Mission Concepción (il cui vero nome era Misión Nuestra Señora de la Purísima Concepción de Acuña), fondata nel 1716 dai frati francescani spagnoli con l’obiettivo di convertire al cattolicesimo la popolazione di nativi americani Hasinai, stanziati nella parte orientale del Texas. Nel 1731 la missione fu trasferita verso San Antonio e ad oggi risulta quella meglio conservata. La chiesa, il cui ingresso è evidenziato da pilastri in pietra e legno riccamente intagliati che fanno da cornice alla facciata intonacata e affrescata, è stata ristrutturata nel 2010. E ad oggi è ancora possibile assistere alla celebrazione della Santa Messa.

---- L’interno, poi, è decorato con affreschi e dipinti a sfondo religioso. Sono riconoscibili elementi geometrici e floreali, che hanno sempre giocato un ruolo significativo nella progettazione architettonica di tutte le missioni. E si possono distinguere anche alcuni frammenti di intonaco rosso che decoravano all’epoca i campanili che sovrastavano la chiesa.
Ma è la fusione dell’arte cattolica e spagnola con elementi tipici della tradizione artistica dei nativi l’elemento più caratteristico di Mission Concepción. La biblioteca, infatti, completamente restaurata nel 1988, permette di visualizzare le firme nascoste degli artigiani che hanno lavorato alla realizzazione della struttura. Ed è di particolare suggestione la finestra rotonda costruita sopra il coro, sulla parete ovest, dalla quale si riversa la luce naturale del sole illuminando il tabernacolo dell’altare.

5 miglia (8 km) a sud di San Antonio si trova Mission San José y San Miguel de Aguayo, la più grande di tutte le missioni del Texas, fondata nel 1720 per ospitare i rifugiati delle missioni dell’Est che erano state chiuse. Inizialmente costituita da edifici costruiti in paglia e fango, la missione crebbe rapidamente rimpiazzando le strutture esistenti con grandi edifici in pietra. Furono edificate camere per i rifugiati e i nativi americani, ma anche uffici, una sala da pranzo comune e una dispensa. E fu eretta una nuova chiesa, ancora visitabile, edificata a partire dal 1768 utilizzando pietra calcare. La facciata, in pietra scolpita, riprende lo stile delle più famose chiese europee, con una articolata serie di sculture di pietra intagliata che fanno da cornice al monumentale ingresso.
Le attività della missione si conclusero ufficialmente circa 1 secolo dopo la sua fondazione, intorno al 1824. Quando il complesso divenne interamente abitato da soldati, banditi e persone senza fissa dimora.

La Missione di San Juan Capistrano, sulla sponda orientale del fiume San Antonio, nell'attuale Bexar County, fu stata fondata nel 1731 da cattolici spagnoli dell'ordine Francescano che scelsero la località per via dell’elevata qualità delle terre coltivabili. Fu proprio questo a consentire alla missione di crescere e proliferare abbastanza velocemente. Nel 1745, infatti, l’insediamento contava circa 41 famiglie e 515 persone battezzate. Mentre un nuovo sistema idrico e di irrigazione delle terre consentì di ottenere raccolti fruttuosi di mais, fagioli, canna da zucchero e anguria. La missione poté quindi godere di un periodo di elevata prosperità. Furono pertanto costruiti quartieri ad hoc destinati agli indigeni, una chiesa e anche un convento di due stanze in pietra, affiancato da un ripostiglio e da un granaio per i raccolti. Con il passare degli anni furono inclusi laboratori di tessitura e fu edificata una cinta muraria a protezione dell’intero complesso che lasciava i quartieri destinati ai nativi americani ai margini della recinzione.

---- Il boom si ebbe, però, intorno al 1770, quando furono costruiti quartieri supplementari per gli indigeni intorno al muro perimetrale. E vennero introdotti alloggi anche per i soldati e i cittadini spagnoli che emigrarono da varie regioni della Nuova Spagna. La Missione, quindi, divenne non più un luogo per ospitare gli indigeni, ma una vera comunità. Al centro dell’insediamento, oltre alla chiesa, è possibile visitare anche le rovine di quella che, almeno nelle intenzioni dell’epoca, avrebbe dovuto essere la nuova chiesa più grande e più elaborata della precedente. Il progetto non è mai stato completato. Gli architetti, se ne susseguirono tre, dovettero rinunciare a causa dell’impossibilità di trovare manodopera specializzata nella costruzione di un soffitto a volta.

Si trova a San Antonio anche Mission Espada, vicino a Weches, in Texas e sud-ovest dell'attuale Alto. Edificata a partire dal 1690, Mission de San Francisco de la Espada è la più antica missione di tutto il Texas. Anche se fu trasferita nella sua attuale posizione solo nel 1731, a seguito di numerosi contrasti con la popolazione locale che ne ostacolarono la proliferazione.

La nuova location, però, permise alla missione di ottenere uno sviluppo abbastanza veloce. L’acquedotto e il sistema idrico che furono installati a partire dalla seconda metà del 18° secolo, infatti, sono visibili ancora oggi. Mentre il fosso principale, ancora funzionante, continua a portare acqua agli ex terreni agricoli che facevano parte dell’insediamento ed è tuttora utilizzato dai residenti delle zone limitrofe. Anche il convento è stato riabilitato dall'arcidiocesi in tempi moderni e ora serve come laboratorio e alloggio per i sacerdoti e i frati francescani che sono tornati dal 1930 ad abitare i territori originari della missione.

La quinta Missione di San Antonio, che però non fa parte del parco nazionale, è ora conosciuta come The Alamo. Anche se, in origine, fu fondata dalla Corona spagnola con il nome di San Antonio de Valero. Edificata a partire dal 1718 vicino alle sorgenti del fiume San Antonio, la missione doveva servire a diversi scopi. Non era solo un luogo di evangelizzazione, dove i frati francescani inviati dal vecchio continente avevano il compito di diffondere il cristianesimo convertendo gli indigeni americani. Ma era più che altro un avamposto strategico. Una sorta di insediamento di difesa che doveva servire a proteggere la Nuova Spagna dall’invasione francese in Texas.

L’insediamento, riposizionato per ben tre volte, fu ampliato con la costruzione di quartieri, laboratori e granai. E, con il passare del tempo, assunse una forma rettangolare al centro della quale è ancora possibile vedere i resti della piazza, la Alamo Plaza. Intorno al 1740, furono avviate le opere di sostituzione della vecchia chiesa in adobe con una nuova struttura più solida e resistente in pietra. Ma il progetto non andò a buon fine, e dopo un primo crollo l'attuale chiesa, la cui costruzione iniziò solo 10 anni più tardi, fu abbandonata non finita quando la missione fu chiusa nel 1793.

---- Come raggiungere San Antonio. San Antonio, per dimensioni, è la seconda città del Texas e la settima degli Stati Uniti. Caratterizzata da inverni miti e estati molto calde e afose. Il periodo migliore per visitarla, quindi, è la primavera, quando le medie stagionali raggiungono verso aprile i 27°, o l’autunno con giornate ancora calde e temperature minime che di notte si aggirano sui 15° a ottobre.

Per visitarla si può optare per un tour tutto organizzato di Best Tours Kuoni, che prevede un prezzo di 1.388 euro a persona, purché si opti per una partenza entro il 31 ottobre. Il viaggio organizzato dura 13 giorni. E, oltre a San Antonio, permette di visitare anche le città più caratteristiche del profondo sud-ovest degli Stati Uniti. Come Fort Worth, Marfa, Alamogordo, Silver City, Tucson e Phoenix.

SISTEMA IDRICO DELL'ACQUEDOTTO DI PADRE TEMBLEQUE - MESSICO

È sempre frutto della colonizzazione spagnola anche l'acquedotto di Padre Tembleque, la più imponente opera di ingegneria idraulica (è lungo 44 km) costruita dai conquistatori spagnoli inviati dalla Corona con l’obiettivo di creare un vicereame nelle Americhe con il nome di Nuova Spagna. Prima della nascita delle missioni in Texas, infatti, i frati francescani provenienti dal vecchio continente iniziarono a creare le basi per la nascita di insediamenti sul brullo territorio messicano. L’acquedotto, la cui realizzazione fu progettata e diretta dal padre francescano Francisco de Tembleque, nativo della provincia di Toledo, in Spagna, aveva quindi l’obiettivo di portare l'acqua alla popolazione di Otompan, l’attuale Otumba e alla Congregazione di Tutti i Santi, attualmente Zempoala.

L’opera, che prese il via nel 16° secolo si trova tra gli stati del Messico e Hidalgo, e comprende un bacino idrografico, sorgenti, canali, serbatoi di distribuzione e ponti ad arcate. Il sito incorpora il più alto porticato a livello singolo mai costruito per un acquedotto. Al progetto, diretto dal frate francescano, Padre Tembleque, presero parte le comunità indigene locali con ben 44 pueblos, il cui simbolo fu inciso lungo l’acquedotto al termine di ogni fase costruttiva. Il sistema idraulico, molto avanzato, è frutto di uno scambio di influenze tra la tradizione europea di idraulica romana e le tecniche tradizionali di costruzione mesoamericane, compreso l'uso di Adobe. E per la sua realizzazione ci vollero meno di 20 anni. La costruzione fu avviata nel 1545 e fu portata a termine nel 1562.

Come raggiungere l’acquedotto. Il sito archeologico si trova nello Stato del Messico a Otompan, a soli 55 minuti di auto dall’aeroporto internazionale di Città del Messico. Dove il clima subtropicale, nonostante gli oltre 2.000 metri di altitudine della città, rendono piovoso tutto il periodo estivo. La stagione delle piogge, a intensità variabili, infatti, si estende da maggio a ottobre. Meglio quindi pianificare una vacanza durante la stagione secca, da novembre a aprile.

---- Supponendo di voler partire il 2 novembre e di voler soggiornare a Città del Messico per una settimana, si può optare per un volo di American Airlines da Milano Malpensa con scalo a Miami al costo di 632,02 euro a persona. Che include anche il ritorno operato sempre dallo stesso vettore e con scalo a Miami. Per il pernottamento, invece, si può scegliere di restare a Città del Messico e di noleggiare un’auto per il tragitto fino a Otompan. La Lonely Planet consiglia l’Hotel de Cortés a 5 stelle, un tempo ospizio di pellegrini e situato di fronte all'Alameda Central, il più antico parco di Città del Messico. Mentre il prezzo, se si utilizza il portale di prenotazioni online Booking.com ammonta a 709 euro a coppia, per tutta la settimana.

BLUE AND JOHN CROW MOUNTAINS - GIAMAICA

Le Blue and John Crow Mountains sono due catene montuose che si sviluppano nella regione sud-orientale della Giamaica. Per un totale di 200.000 acri di foresta pluviale. Un tempo rifugio per gli indigeni in fuga dalla schiavitù, costituirono la base di appoggio per intere popolazioni che tentarono di resistere alla colonizzazione europea. Qui, all’interno di boschi impervi e difficili da raggiungere, i nativi crearono le loro comunità. Furono costruiti binari ed eretti nascondigli e insediamenti. Mentre il terreno circostante offriva loro tutto ciò di cui potevano necessitare per la sopravvivenza delle tribù.

Le Blue Mountains, in particolare, sono la catena montuosa più lunga della Giamaica. Il cui punto più elevato, il Blue Mountain Peak, raggiunge un’altitudine di 2256 metri. Le John Crow Mountains, invece, sono una prosecuzione delle Blue Mountains e si estendono parallelamente alla costa nord-orientale dell'isola.

Entrambe queste catene montuose fanno parte di un parco nazionale, dotato di aree di ristoro e sentieri per gli amanti delle escursioni. E sono il primo sito giamaicano ad essere eletto Patrimonio dell’umanità per l’Unesco.

Come raggiungere le Blue and John Crow Mountains. Le due catene montuose si trovano nella parte sud-orientale della Giamaica, un’isola delle Grandi Antille situata nell’arcipelago del Mar dei Caraibi. Il clima tipicamente tropicale, quindi, rende ideale un viaggio durante i periodi invernali, per evitare di incorrere nella stagione delle piogge.

---- Per il soggiorno, se si vuole trascorrere più tempo alla scoperta delle montagne, si può optare per la tranquilla Port Antonio, nella contea di Portland. Una cittadina di piccole dimensioni, lontana dal turismo di massa e dai resort extra lusso che si trovano quasi tutti stipati nella parte settentrionale dell’isola, a Negril. La cittadina si affaccia infatti su un tratto di costa mosso da baie profonde, e dista meno di un’ora di auto dal parco nazionale delle Blue Mountains. La Lonely Planet, che suggerisce di alloggiare in appartamento, consiglia per esempio un soggiorno presso una delle sistemazioni del complesso Tranquillity Villa, che offre appartamenti a 300 metri dal centro della cittadina, con 2 camere da letto e una piscina privata con vista panoramica sull'oceano. Il costo per una settimana, dal 2 al 9 novembre, ammonta a 1.566 euro. Anche se, ogni sistemazione, può ospitare fino a 4 persone.

Per il volo, invece, si può optare per una soluzione di American Airlines, con partenza da Milano e arrivo a Montego Bay, l’aeroporto internazionale dell’isola (che dista oltre 3 ore di auto da Port Antonio) ad un prezzo a persona che si aggira sui 677 euro e che prevede uno scalo a Miami sia all’andata che al ritorno.

COMPLESSO INDUSTRIALE DI FRAY BENTOS - URUGUAY

È situato all’interno di un’area proietta dal fiume Uruguay a ovest della città di Fray Bentos, il complesso industriale della città, consacrato patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 2015. L’intera area è sorta in seguito allo sviluppo di una fabbrica fondata nel 1859 per l’elaborazione della carne proveniente dai pascoli e dalle vaste praterie nelle vicinanze. E oltre ai processi all’epoca utilizzati per la produzione, il confezionamento e la spedizione della carne, nel sito è anche possibile visitare le abitazioni degli operai che ci lavoravano.

Come raggiungere Fray Bentos. La città di Fray Bentos si trova sul fiume Uruguay, e dista poco più di 300 Km da Montevideo, capitale dell’Uruguay e circa 277 Km da Buenos Aires, in Argentina. Sede dei due principali aeroporti internazionali della zona. Si può quindi scegliere di volare su una di queste due destinazioni, per poi pianificare una gita di qualche giorno in treno o in automobile. Anche se è possibile comunque prenotare voli interni che facciano tappa verso i piccoli aeroporti locali.

Così, supponendo di voler partire per Montevideo il 2 novembre e di voler fare ritorno una settimana dopo si potrà trovare un volo operato da American Airlines a 831 euro a persona, con uno scalo a Miami sia all’andata che al ritorno. Mentre per il soggiorno la Lonely Planet consiglia il 4 stelle Pocitos Plaza Hotel al prezzo di 684 euro per due persone.

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