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Milano è Alta Moda. Tra eventi, arte e cultura OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

70 sfilate, 105 presentazioni e 26 eventi, tra cocktail e mostre. La Fashion Week italiana apre oggi i battenti a Milano con un calendario ricco di eventi relativi al mondo della Haute Couture mondiale. Star internazionali sono attese in passerella. Mentre, tra una sfilata e l’altra, è molto nutrito il calendario di appuntamenti culturali già in programma in occasione di Expo. Ecco i suggerimenti su dove mangiare e dove dormire nella super impegnata settimana milanese

Milano è Alta Moda. Tra eventi, arte e cultura

70 sfilate, 105 presentazioni e 26 eventi, tra cocktail e mostre. Sono i grandi numeri della Milano Fashion Week che dal 23 al 28 settembre racconta al mondo le collezioni donna primavera/estate 2016 delle case di moda italiane. Istituita nel 1958, oggi fa parte delle Big4, ovvero delle quattro settimane della moda più importanti al mondo, organizzate nelle capitali internazionali dello stile. Apre New York con l’abbigliamento sportivo e casual, segue Londra con l’innovazione e l’avanguardia, Milano è l’appuntamento del prêt-à-porter e degli accessori, chiude Parigi con l’haute couture e la tradizione.

La prima sfilata milanese è alle 9.30 di mercoledì, Gucci e Alberta Ferretti i grandi nomi della giornata. Giovedì invece apre Max Mara, a seguire Fendi, Prada e Moschino. Venerdì Versace e Tod’s, sabato Bottega Veneta e Antonio Marras, domenica Trussardi e Missoni. Chiude lunedì Giorgio Armani, con due sfilate alle 11.00 e alle 12.00. Grande attesa per tre debutti importanti: Peter Dundas per Roberto Cavalli, Massimo Giorgetti per Emilio Pucci e Arthur Arbesser per Iceberg. Sfilano per la prima volta a Milano lo stilista croato Damir Doma e l’israeliana Daizy Shely. Dolce & Gabbana non è inclusa nel calendario ufficiale delle sfilate perché non fa parte dalla Camera Nazionale della Moda, il suo show sarà sabato 27 alle 14.00 al Metropol. Valentino, Giambattista Valli e Miu Miu invece sfileranno a Parigi.

L’UniCredit Pavilion, il nuovo spazio polifunzionale in piazza Gae Aulenti dedicato a conferenze, eventi ed esposizioni di UniCredit, diventerà il quartier generale della Milano Fashion Week e ospiterà anche il Fashion Hub Market, uno show-room temporaneo di 17 brand emergenti internazionali.

Oltre all’Unicredit Pavillion e al Fashion Hub, le altre location della Milano Fashion Week 2015 sono The Mall, con un’ampia sala sfilata e uno spazio presentazioni, e la Sala Cariatidi di Palazzo Reale, concessa dal Comune per promuovere i giovani designer. Le sfilate in passerella saranno trasmesse anche sui maxi schermi posizionati in via Croce Rossa e in piazza Gae Aulenti, oppure in streaming sul sito milanomodadonna.it.

---- Se quasi 180 appuntamenti ufficiali in una settimana sembrano già tanti, non è niente in confronto a tutti gli eventi collaterali che animeranno Milano nei prossimi 6 giorni. Le bellissime Kate Moss e Cara Delevigne mercoledì 23 saranno testimoni del nuovo mega negozio Mango in corso Vittorio Emanuele per il lancio della campagna autunno/inverno 2015/2016 ed incontreranno il pubblico. Venerdì 25 il direttore di Givenchy Riccardo Tisci organizza un grande party, la location è segreta fino all’ultimo. Segreto è anche il luogo dove si svolgerà la serata Discontrol che inaugura giovedì 24 settembre. Unico indizio: seguire l’albero luminoso altro tre metri che comparirà in zona Colonne di San Lorenzo. Nei quartieri Brera e Tortona brulicano invece party in terrazza e aperitivi speciali, mentre le discoteche più glamour di Milano hanno organizzato delle serate speciali: il The Club giovedì e l’Armani Privè sabato.

Arte e Cultura


Questa edizione della Milano Fashion Week arriva in una città già ricca di eventi organizzati in occasione di Expo. Per distrarsi tra una sfilata e l’altra, ci sono molti appuntamenti culturali di grandissimo valore da non perdere. Come la mostra “Giotto, l’Italia” a Palazzo Reale, con il biglietto d’ingresso a 12 euro. Sempre a Palazzo Reale, è appena stata inaugurata “Da Raffaello a Schiele. Capolavori da Budapest” con opere straordinarie di Raffaello, Tintoretto, Goya, Manet, Cezanne e Gauguin provenienti dal Museo delle Belle Arti della città sul Danubio. E’ stata prorogata fino al 31 ottobre nella Sala del Re della Galleria Vittorio Emanuele II “Leonardo3. Il Mondo di Leonardo“, che presenta oltre 200 macchine interattive anche in 3d realizzate dal genio toscano. Alla Triennale fino al 1 novembre è allestita l’esposizione “Arts&Foods”, che documenta le varietà di usi e le abitudini quotidiane del cibo attraverso l’arte dal 1800 ad oggi.

Come partecipare?


Partecipare ad almeno una delle 70 sfilate, 105 presentazioni e 26 eventi in programma è impossibile, a meno che non si riceva uno dei preziosi inviti riservati a celebrità, giornalisti e buyer. Come il cappello giallo da minatore comparso nei giorni scorsi sulle scrivanie delle redazioni di moda, scelto da Moschino come lasciapassare per la passerella del suo stilista Jeremy Scott. Eppure le occasioni sarebbero tante e ricche di ospiti d’eccezione: il party di Philipp Plein prevede la partecipazione di Courtney Love, mentre Michelle Rodriguez, Heidi Klum e Dakota Johnson sono attese al charity gala di AmfAR.

Per accontentare i desideri di chi ambisce ad ottenere un biglietto, la piattaforma digitale CharityStars mette all’asta per beneficienza alcuni inviti per le sfilate più attese. Al momento l’ultima offerta per assistere alla passerella di Trussardi in prima fila, accompagnati dalla celebrity blogger Xenia Tchoumi, è di 1.200 euro. Il ricavato verrà destinato all'Associazione Amici del "Centro Dino Ferrari". Servono invece 350 euro per partecipare alla sfilata Versace e incontrare Donatella nel backstage. In questo caso il ricavato verrà destinato alla Fondazione Dottor Sorriso Onlus.

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Dove mangiare


Di non solo moda si nutrono le fashion victim. Il quadrilatero della moda, piazza del Duomo e la zona di Porta Garibaldi brulicano di luoghi dove mangiare un boccone di qualità al volo tra una sfilata e l’altra. Luini (via Santa Radegonda 16) sforna dal 1888 i golosissimi panzerotti famosi in tutta Milano, la quale ricetta resta segreta ed inimitabile. La Pasticceria Marchesi (via Monte Napoleone 9) fondata nel 1824 ha aperto un secondo punto vendita tra le boutique di moda più celebri. Un’ottima occasione per gustare una pralina e ricaricare le energie durante la Fashion Week. A due passi da piazza Cinque Giornate, in viale Premuda 14, L’Ov è un ristorante aperto dal mattino fino a notte dove assaggiare tante specialità a base di uovo, ma non solo. In zona Parco Sempione, il ristorantino Persè (via Bertani 16) fornisce cestini da pic nic per poter mangiare sull’erba. Red, acronimo per read, eat, dream, è il ristorante-libreria aperto da Feltrinelli in piazza Gea Aulenti, proprio a fianco delle location delle sfilate.

Dormire nei Fashion Hotel


Durante la Settimana della Moda, Milano è fully booked. Sperando però in una cancellazione dell’ultimo minuto, non ci sarebbe niente di meglio che dormire in uno dei “fashion hotel” presenti in città. Ad un passo da via Montenapoleone, l’Armani Hotel sorge in un prestigioso edificio anni ‘30. Le 95 camere sono state arredate personalmente da Giorgio Armani e le tariffe partono da 600 euro a notte. Sono un capolavoro dello stile le 65 camere della Maison Moschino nei pressi di corso Como. A partire da 269 euro a notte, permettono di dormire letteralmente immersi in un vestito d’alta moda. Il Bulgari Hotel, in una via privata tra via della Spiga, la Scala e Brera, è un trionfo di oro, marmi e stucchi e offre le sue 47 camere a partire da 490 euro a notte.

E-commerce


Non appena la settimana della moda sarà conclusa, le fashioniste cercheranno online i pezzi di punta delle collezioni, magari a prezzi scontati. A questo proposito l’azienda specializzata nella protezione di brand online Markmonitor ha diramato un’allerta sui rischi della contraffazione in rete: un cacciatore di occasioni su sei verrebbe ingannato dai siti che propongono oggetti “tarocchi”. Il problema colpisce gli acquirenti, che spendono soldi per un prodotto non originale, ma anche i brand, che a causa delle imitazioni perdono business e credibilità. Uno studio dell’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) dell’agenzia Europea per la proprietà intellettuale ha rilevato infatti che oltre 26 miliardi di euro e circa 363.000 posti di lavoro sono stati persi nell’ultimo anno nei settori dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori. Inoltre, poiché i produttori e i rivenditori di prodotti contraffatti non pagano le tasse sulle entrate, i contributi previdenziali e nemmeno l’IVA, causano un’ulteriore perdita di oltre 8 miliardi di euro in termini di entrate statali non riscosse.

Social


Twitter ha presentato la nuova emoji dedicata alla Milano Fashion Week. Dal 23 al 28 settembre basterà digitare l’hashtag #MFW oppure #FashionWeek per veder comparire automaticamente delle “fashion icone” che non occuperanno caratteri al tweet. La blogger Arianna Chieli (@ariannachieli) sarà la social-reporter ufficiale della manifestazione e racconterà anche su Periscope gli appuntamenti più cool della Settimana della Moda dalla prima fila delle sfilate e dal backstage.

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