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L’intervista/ Viscovi (Etica Sgr): “Tempi di crisi? Meglio p... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

I fondi socialmente responsabili danno il loro meglio nei periodi di crisi e nelle fasi di ripresa immediatamente successive. Proprio come quella in cui ci troviamo noi adesso. Parola di Alessandra Viscovi, Direttore Generale di Etica Sgr. Che ha spiegato a Of-Osservatorio finanziario i numeri dell’investimento etico in Italia e in Europa. E cosa accadrà in futuro al risparmio buono?

L’intervista/ Viscovi (Etica Sgr): “Tempi di crisi? Meglio puntare sui fondi etici. E in futuro…”

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I fondi “verdi" battono la crisi e a livello globale, hanno continuato a macinare performance migliori rispetto alle gestioni che non rispettano i criteri ESG, ambiente, responsabilità sociale, trasparenza nel governo societario. Cosa accadrà in futuro? Cosa dicono i numeri della finanza responsabile in Italia e in Europa, a livello di volumi e di rendimenti? Of-Osservatorio finanziario lo ha chiesto ad Alessandra Viscovi, Direttore Generale di Etica Sgr, unica società di gestione del risparmio in Italia che propone esclusivamente fondi d’investimento socialmente responsabili. E secondo gestore Sri in Europa nel 2015, per il Forum per la Finanza Sostenibile.

Of: Quali sono le caratteristiche peculiari dell'investimento Esg in Italia rispetto agli altri paesi europei?
Viscovi: In Europa, come in Italia, il quadro degli investimenti socialmente responsabili è in significativa crescita. Ma c’è una differenza sostanziale a livello di volumi: la Francia ha masse in gestione per 47 miliardi di euro, in aumento del 4% nel 2015 rispetto all’anno precedente. E conta il 33% dei fondi Sri sul totale di quelli attualmente distribuiti. In Italia, invece, abbiamo superato solo nell’ultimo anno un totale di masse gestite di 4,5 miliardi di euro.

Of: Perché questo divario?
Viscovi: Per prima cosa bisogna considerare la particolare attenzione del legislatore francese nello spingere scelte di investimento responsabile. Da noi, invece la finanza “etica” non è protetta, ma si confronta con le regole del mercato tradizionale. Ma la differenza più interessante risiede nella componente della domanda.

Of: Cioè, chi richiede fondi Sri in Italia?
Viscovi: Nella nostra esperienza per lo più il mercato retail, quello degli investitori privati. Mentre all’estero il maggior interesse per i fondi ESG proviene soprattutto dai grandi investitori istituzionali. Ma il trend sta cambiando anche nel nostro Paese: nell’ultimo periodo l’interesse da parte dei grandi investitori istituzionali sta crescendo in modo importante.

---- Of: L'investimento Esg tende a sovraperformare o a sottoperformare rispetto all'investimento tradizionale?
Viscovi: Sicuramente non tende a sottoperformare. Una ricerca condotta dall’Università di Roma Tor Vergata che ha analizzato un campione di fondi comuni di investimento in un arco temporale di 20 anni, dal 1992 al 2012, infatti, ha dimostrato che non esiste la superiorità di uno stile di investimento sull’altro. Anche se c’è da dire che i fondi Sri tendono a ottenere i risultati migliori nei periodi di crisi o dopo le crisi.

Of: Infatti sembra che abbiano retto meglio dei corrispettivi “non etici” durante la crisi scoppiata nel 2008…
Viscovi: E lo stanno facendo tuttora. Il fatto è che eventuali limitazioni di settore possono nel lungo periodo dimostrarsi vincenti soprattutto nei periodi di crisi.

Of: Quali dei settori che non rispettano questi criteri sono più a rischio?
Viscovi: Noi ne escludiamo per scelta tre: quello dell’oil&gas, quello dei finanziari in tutto il suo complesso, e quello delle estrazioni minerarie. Significa che sono attualmente sospesi gli investimenti in banche, società di assicurazione, società petrolifere e minerarie. Nonostante queste importanti esclusioni i nostri fondi continuano a performare bene. Anzi, forse proprio per questo, soprattutto in questo periodo, dopo il crollo delle quotazione dei titoli bancari. Oltre a questi settori, escludiamo anche aziende che operano in comparti molto controversi, come quello delle armi, del tabacco o del gioco d’azzardo.

Of: Eppure nel 2016 il rendimento a un anno di questi fondi è negativo…
Viscovi: È vero ma l’investimento "etico", così come in generale un qualsiasi investimento in fondi comuni aperti si dimostra migliore nel medio-lungo periodo che non nel brevissimo. Di solito per i fondi aperti l’orizzonte temporale medio è a 5-7 anni. Ma, in ogni caso, bisogna considerare di non scendere mai sotto l’anno e mezzo o i due anni, nel caso di fondi monetari o di breve termine.

Of: Un anno fa, però, anche le performance a un anno erano positive. Alcuni fondi avevano addirittura rendimenti a doppia cifra.
Viscovi: È vero. Ma bisogna anche considerare il particolare periodo economico-finanziario che stiamo vivendo. I fondi Sri seguono comunque il mercato. Ed è inevitabile che le variazioni e le correzioni di mercato incidano sul risultato. E il 2016 si è aperto con grandi turbolenze. Ma anche se le performance a un anno attualmente son tutte negative, i nostri fondi battono comunque il benchmark di riferimento, che per altro sono costituiti da indici di mercato tradizionali “non etici”.

Of: Cioè fanno meglio dell’indice…
Viscovi: Esatto. Il nostro Etica Bilanciato, per esempio, da inizio anno ha fatto registrare un -1,47%, contro un -1,77% del benchmark di riferimento. Ma la situazione cambia radicalmente se ci sposta su un orizzonte temporale più lungo.

Of: Qual è il fondo che sta andando meglio?
Viscovi: Da inizio anno Etica Obbligazionario Misto, caratterizzato da una componente molto forte di obbligazioni, che ammonta all’80-90% del paniere, compensata da quel 10-20% di azioni che consente di bilanciare il difficile momento che sta attraversando il reddito fisso in questi primi mesi dell’anno. Da inizio anno il fondo ha guadagnato lo 0,81%. Fino ad oggi questo fondo non ha mai chiuso un anno solare con performance negative.

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