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Wallet, home banking e (forse) robo advisor. Inizia l’anno “... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Con la nuova app per i pagamenti si inviano soldi istantaneamente e si fanno acquisti online. A breve arriverà un Internet banking. E, forse, anche un sistema di robo-advisory per gli investimenti online. MPS ha in progetto una radicale trasformazione della sua presenza digitale. Valerio Fallucca, responsabile Area Marketing Strategico e Prodotti Retail racconta a Of tutte le novità

Wallet, home banking e (forse) robo advisor. Inizia l’anno “tech” di MPS

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Ha appena lanciato un nuovo wallet per i pagamenti da cellulare. Sta lavorando a un home banking rinnovato. E ha da poco concluso uno studio di fattibilità sui sistemi automatizzati di robo advisory per gli investimenti online. Banca MPS ha in progetto una trasformazione radicale della sua presenza digitale. Valerio Fallucca, responsabile Area Marketing Strategico e Prodotti Retail di MPS racconta a Of-Osservatorio finanziario quali novità sono in arrivo nel prossimo futuro. E spiega come cambierà il mercato dei pagamenti da cellulare ora che anche i grandi player non bancari, i colossi delle telecomunicazioni e i giganti della Silicon Valley (Google e Apple in prima fila) e dell’est del mondo hanno assestato la loro mossa.

Of: Una nuova app per i pagamenti, un nuovo sito. Come sta cambiando MPS?
Fallucca: Abbiamo pianificato un importante programma di trasformazione digitale che rinnoverà i nostri canali di contatto offrendo ai clienti una esperienza integrata, che idealmente potrà iniziare in un canale e concludersi in qualunque altro. In questo scenario i mobile payments giocheranno un ruolo certamente importante.

Of: Infatti avete appena presentato Wallie…
Fallucca: Esatto, MPS Wallie è una soluzione di mobile payment e digital wallet nata per fornire un nuovo servizio aperto a tutti, sia clienti sia non clienti, per i pagamenti da cellulare, progettato con servizi creati in partnership con due leader del settore come MasterCard e SIA.

Of: E cosa permette di fare?
Fallucca: Chiunque può scaricarsi l’app dai principali store e attivare e utilizzare i servizi disponibili, nella massima sicurezza. Al momento si possono caricare sulla piattaforma Masterpass di MasterCard carte emesse da qualsiasi issuer e utilizzarle in maniera rapida e sicura per effettuare acquisti e-commerce. In questo modo i pagamenti online vengono effettuati utilizzando una sola password invece di inserire ogni volta i codici delle carte di pagamento. Inoltre è possibile attivare e utilizzare il servizio Jiffy di SIA, per il trasferimento istantaneo di denaro tra i numeri del cellulare della propria rubrica. Ma stiamo già lavorando a molte novità per il futuro.

Of: Quali novità sono in arrivo?
Fallucca: Innanzitutto vogliamo abilitare la tecnologia Nfc per i pagamenti contactless nei negozi. Stiamo pensando di introdurre nuovi servizi di pagamento come il ticketing, parcheggi o i bollettini postali. Poi il passo successivo sarà quello di inserire nel nostro portafoglio digitale anche le carte loyalty. In poche parole MPS Wallie replicherà in modo totalmente digitale il proprio portafoglio fisico.

---- Of: Perché è importante puntare sui pagamenti da cellulare?
Fallucca: Sebbene in Italia l’utilizzo del cash sia superiore rispetto alla media europea ci sono potenzialità di crescita in questo ambito molto importanti. Il numero di carte di pagamento è di circa 1,2 pro capite (in linea con media europea) e la diffusione di Pos è elevata e più alta della media europea con circa 30 apparecchi ogni mille abitanti. In questo contesto, gli acquisti online fanno registrare una crescita a doppia cifra compresa tra il 14 e il 15% annuo e dimostrano le potenzialità del nostro Paese che sta rapidamente recuperando posizioni in ambito europeo. In questo ambito il mobile diventa è sempre più centrale e anche Banca MPS non può non essere protagonista di questo cambiamento. Alla fine, se ci riflettiamo un attimo, è molto più facile dimenticarsi a casa il portafoglio o la carta di credito piuttosto che lo smartphone.

Of: E non vi spaventa un potenziale arrivo di ApplePay, il wallet di Apple già operativo nel Regno Unito?
Fallucca: No, siamo aperti a tutte le possibilità. Non vedo, poi, tutta questa competizione con i grandi player soprattutto non bancari. O meglio, la definirei più che altro come una sorta di coopetition, cioè una via di mezzo tra collaborazione e competizione.

Of: Si spieghi meglio…
Fallucca: Le faccio un esempio. Negli Stati Uniti un sistema di pagamento mobile molto diffuso è il borsellino elettronico di Apple, anche per via della capillarità del brand. Ma sebbene gli utilizzatori attivi siano moltissimi, tuttavia risulta avere un basso livello di utilizzo.

Of: Sembra un controsenso…
Fallucca: Ma non è così. ApplePay è utilizzato molto per acquisti da smartphone e in-app. Ma non lo è altrettanto nei negozi fisici. Il problema è che manca ancora una infrastruttura solida di accettazione, vale a dire: i merchant, i negozianti, non sono abilitati ad accettare queste tipologie di pagamenti.

Of: E in Italia invece i commercianti sono pronti ad accettare i pagamenti senza contatto?
Fallucca: Sì, esiste una rete di merchant che ha la tecnologia per accettare i pagamenti contactless. E i negozianti, dal canto loro, hanno un rapporto diretto molto forte con la banca, che fornisce loro i Pos, cioè i lettori di carte di pagamento, adatti per accettare queste transazioni. Per questo gli istituti di credito hanno un vantaggio competitivo. Ecco perché ritengo che stiamo assistendo a una sempre maggiore collaborazione in questo settore. Ognuno metterà sul piatto il proprio punto forte: le banche la relazione con in merchant, i nuovi player l’eccellenza nella user experience. La stessa Apple in Europa nel processo di inserimento del suo wallet sta procedendo diversamente rispetto a quanto fatto negli USA. E lo sta facendo partendo da accordi con le banche.

Of: Oltre ai mobile payments cosa bolle in pentola?
Fallucca: Credo che tutti gli ambienti digitali debbano essere rinnovati. È una necessità. Per questo abbiamo da poco rifatto il sito, vetrina virtuale della banca: è stato un passo fondamentale soprattutto considerato che tutti gli ambienti digitali sono in evoluzione, hanno un ciclo di vita ridotto, ed è quindi necessario stare al passo.

---- Of: In che modo la banca online sta cambiando?
Fallucca: Per la banca l’ importante puntare ad una esperienza seamless tra i canali (online, mobile e su qualsiasi altro canale). Per questo stiamo lanciando prodotti e servizi per privati, ma anche per imprese, con l’obiettivo di rendere integrata il più possibile tutta la nostra offerta.

Of: Mi fa un esempio?
Fallucca: L’anno scorso abbiamo lanciato il conto corrente per la nostra clientela premium, MPS One, caratterizzato da una configurazione del conto online da finalizzare in filiale. I clienti in pratica iniziano il procedimento via Internet, scegliendo e definendo la configurazione personalizzata del loro conto corrente. Poi, in filiale, con un gestore, procedono con la sottoscrizione del prodotto configurato virtualmente. Il gestore ha così piena coscienza delle preferenze del cliente.

Of: In un contesto simile di trasformazione, che cosa accadrà all’Internet banking?
Fallucca: Abbiamo già avviato un progetto che ridisegna il nostro internet banking. In questo senso fa gioco avere una startup digitale al nostro interno come Widiba. Un modello utile per replicare le innovazioni introdotte su un pubblico più ampio.

Of: Quindi l’Internet banking di MPS diventerà più simile a quello di Widiba?
Fallucca: Non verranno riproposte le stesse funzionalità, ma sicuramente stiamo rivedendo la nostra componente digitale nell’ottica di una maggiore semplificazione, rendendo il servizio intuitivo e facile.

Of: Poi, quali altri novità sono in arrivo?
Fallucca: A livello digital stiamo iniziando a pensare alle piattaforme di robo-advisory. Oggi se ne parla molto e noi abbiamo appena portato a termine uno studio di fattibilità sull’argomento.
v Of: E cosa è emerso? Il robo-advisor è fattibile?
Fallucca: Quello che abbiamo capito è che la componente digitale non potrà mai sostituire completamente la relazione umana. La componente human resta centrale. Il rapporto diretto con i consulenti sarà ancora fondamentale, anche se magari ci saranno nuove forme di relazione. Attraverso la chat o la videochat per esempio.

Of: In tutto questo, che fine fanno le filiali?
Fallucca: Le filiali restano al centro della nostra attività bancaria. E’ in corso comunque un processo di trasformazione che vede ad esempio la presenza di ATM evoluti per prelievi e versamenti, l’introduzione della firma grafometrica per firmare i contratti, in formato digitale. Tutto ciò consente quindi di dare sempre più spazio e tempo ad attività a maggiore valore aggiunto.

Of: Come vede la banca tra 5 anni?
Fallucca: Credo che sarà caratterizzata da una componente digitale molto importante e matura. Ma che un ruolo centrale continuerà ad essere svolto dal rapporto e dalla relazione umana. In questo senso le filiali saranno il collante, il punto di incontro, e diventeranno i luoghi adibiti alla consulenza che diventerà sempre più personalizzata. Mentre le operazioni che oggi, magari per abitudine, vengono svolte in filiale, domani saranno sempre più virtuali.

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