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Immobiliare: occasioni per investitori nella nuova Milano OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Acquistare oggi in vista di una importante rivalutazione futura del mattone. Dove? Milano è in trasformazione, nascono nuove aree sulle ceneri degli ex poli fieristici, città della scienza, hub di startup e abitazioni di super lusso ecosostenibili. Ecco le occasioni migliori per chi nell’immobiliare decide di investire. E le zone in fase di riqualificazione da tenere d’occhio

Immobiliare: occasioni per investitori nella nuova Milano

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Una nuova cittadella scientifica nella parte Nord Ovest della città. Un polo destinato all’Università e ai suoi centri di ricerca più avanzati. Progetti di Housing sociale, residenze condivise per studenti, abitazioni per famiglie a canoni bloccati, attici di super lusso. E ancora, nuovi spazi verdi, cinema, negozi e centri commerciali. La Milano del mattone, nel dopo Expo, cambia volto, si trasforma, rimodula i suoi spazi, reinventa nuove aree e disegna quartieri sulle ceneri degli ex poli fieristici. I progetti già avviati o in fase di approvazione sono tantissimi. E le implicazioni sul futuro del mercato immobiliare della città che più di tutte in Italia sta attraendo investimenti, capitali e nuovi acquirenti potrebbero essere ingenti.

I numeri


Solo nel 2015, secondo i dati recentemente diffusi da Reag, la società di consulenza internazionale specializzata nel real estate, l’offerta ha segnato un aumento dell’8,9%. I metri quadri scambiati, invece, si legge nel rapporto del Research and Development Department di Reag, hanno registrato un incremento del 14%. Mentre è aumentato parallelamente l’interesse degli investitori stranieri. Nel 2015 la Qatar Holding aveva già acquistato il 100% delle quote di Porta Nuova, per un’operazione di circa 2 miliardi di euro. E le previsioni per il prossimo futuro sembrano essere rosee. A beneficiarne, non solo le zone in fase di costruzione, ma anche quei quartieri che affacciano su aree in fase di riqualificazione. Dove si concluderanno gli affari migliori? In quali delle nuove aree dove si sta investendo converrà acquistare oggi, nella prospettiva di una importante rivalutazione?

Lungo il Cardo


Uno dei progetti più ambiziosi per il volto della nuova Milano, stando a quanto si legge nel report elaborato dal Research and Development Department di Reag, riguarda la vasta area che ha ospitato la manifestazione internazionale Expo Milano nel 2015. La zona, che si estende a Nord-Ovest della città verso Rho e occupa una superficie di circa 1,7 milioni di metri quadrati, è stata parzialmente smantellata, fatta eccezione per l’Albero della Vita, il Palazzo Italia e Cascina Triulza (che già sorgeva prima dell’evento). Ma già si stanno preparando i progetti per una riallocazione degli spazi. Per il 2023, per esempio, dovrebbe partire la costruzione della nuova cittadella della ricerca scientifica, che permetterà a circa 1.500 ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di trasferirsi negli edifici rimasti vuoti lungo il Cardo.

---- Il progetto Human Technopole – Italia 2040 prevede infatti la creazione di sette centri di ricerca, suddivisi in tre marco aree: genomica, neurogenomica e nutrition genomics. E sarà affiancato da un nuovissimo grande campus universitario della Statale di Milano che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe diventare operativo già per il 2021. In questa zona potrebbero traslocare tutte le facoltà scientifiche dell'università, per un totale di circa 20 mila persone tra studenti, ricercatori e tecnici specializzati. Oltre ai laboratori, quindi, le prime bozze del progetto prevedono anche la realizzazione di residenze per gli studenti da destinare all’housing sociale, per un totale di circa 1.000-1.500 posti letto.

In fase di riassegnazione anche la zona di Cascina Triulza. Qui, l’idea, è quella di creare un hub di startup e imprese hi-tech nell’ambito dell’agroalimentare. L’area che questo centro di ricerca andrebbe ad occupare è di circa 100.000 metri quadri.

Cascina Merlata: l’ex Villaggio Expo


Nel 2015 hanno ospitato le delegazioni dei padiglioni dell’Esposizione Universale. Ora, invece, le torri colorate dell’ex Expo Village che svettano in prossimità del polo fieristico di Rho-Pero e della direttrice Nord-Ovest, si apprestano a trasformarsi in un nuovo quartiere che dovrebbe ospitare circa 13.000 nuovi abitanti. Il Progetto di Cascina Merlata è infatti uno dei più significativi per quanto riguarda l’impatto sul mercato immobiliare della città: alle 3 torri che già sono state erette un anno fa se ne aggiungeranno altre 4. Gli alloggi, nuovissimi e a risparmio energetico in cui hanno abitato i rappresentanti delle varie nazioni, già dallo scorso maggio sono in affitto o in vendita. E si tratta di una operazione significativa: sono circa 690 alloggi e pertinenze, con canoni di locazione che vanno dai 65 euro al metro quadro per gli affitti più economici, ad un massimo di circa 2.300 euro al mq per chi l’appartamento invece desidera acquistarlo.

Ma il progetto di Cascina Merlata va ben oltre. Il masterplan, infatti, prevede la realizzazione di un vero quartiere, con tanto di parco pubblico attrezzato, piste ciclabili e una passerella pedonale per raggiungere a piedi l’ex sito di Expo. Nell’area vicina saranno localizzate facoltà universitarie e residenze per studenti. Mentre, entro il 2019, aprirà i battenti il più grande centro commerciale di Milano, il Merlata Mall, con un cinema al suo interno.

Citylife


Il Citylife, nel cuore di Milano, un progetto di riqualificazione della Fiera Campionaria nel quartiere del Portello che unisce appartamenti di prestigio a grattacieli realizzati dai più grandi archistar del mondo, è in fase di ultimazione. Dopo le due torri disegnate da Arata Isozaki e Zaha Hadid, infatti, è in fase di realizzazione quella ideata da Daniel Libeskind e denominata “il curvo”. La torre sarà direttamente collegata alla galleria commerciale del CityLife Shopping District, alla Piazza Tre Torri, e alla linea M5 della metropolitana. Nel suo insieme il nuovo quartiere, di forte impatto visivo, include residenze per un totale di circa 148.000 metri quadri: la maggior parte è già stata consegnata, ma se si spulciano gli annunci immobiliari si possono trovare ancora appartamenti liberi da acquistare, magari, utilizzando la formula del rent to buy.

Così, per esempio, per un trilocale delle residenze Hadid da 132 mq, dotato di due bagni, zona giorno con cucina a vista e grandi vetrate che si aprono su un terrazzo con vista su Piazza Giulio Cesare, va messa in conto una spesa di 1.237.000 euro. Mentre per l’attico mansardato della residenza Libeskind, da 365 mq e oltre 5 locali (più due bagni) il prezzo è fornito solo su richiesta.

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