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Grande inchiesta. Dove si paga senza soldi e senza carte OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Poste Italiane e Banca Popolare di Vicenza sfruttano la tecnologia senza contatto per i micro-pagamenti a livello locale. Intesa Sanpaolo ha sperimentato Flash cuore Rossonero e annuncia a Of importanti novità per l'autunno. Visa fa esperimenti in Valtellina. Intanto Lottomatica ci prova con Metrebus LottomatiCard a Roma. E mentre Telecom Italia fa le prove nella metropolitana di Milano, Poste Italiane, in 35 città, rende possibile pagare il parcheggio con un sms

Grande inchiesta. Dove si paga senza soldi e senza carte

Prima a sperimentare il "senza-contatto" già a partire dal 2007, con Postepay PayPass, è stata Poste Italiane. Progetti sperimentali a breve termine sono in corso, ma solo a livello locale. Come funzionano? Le carte prepagate ricaricabili, con le stesse funzionalità delle Postepay tradizionali versione base, sono attrezzate con l’aggiunta della tecnologia senza-contatto (contactless) PayPass di MasterCard: così è semplice pagare anche importi inferiori ai 25 euro, senza bisogno di autenticarsi digitando un Pin code di sicurezza o attraverso la firma dello scontrino. Basta accostare la carta a uno speciale lettore ottico. Stessa tecnologia di cui è stata dotata anche la carta prepagata Postepay PosteMobile, venduta insieme alla sim card PosteMobile, l’operatore telefonico del Gruppo Poste Italiane, che affianca al pagamento senza contatto (dove possibile) anche una gestione del conto carta completamente da cellulare.

La diffusione di queste carte di pagamento è stata frenata, però, dalla mancanza di Pos di ultima generazione abilitati, salvo in qualche contesto locale in fase di sperimentazione. E anche se Poste Italiane stanno provvedendo ad installare i nuovi lettori per il pagamento ultra-veloce almeno in tutti gli uffici postali, è ancora presto per parlare di diffusione nazionale.

Stessa tecnologia per usi diversi: la carta di credito di Banca Popolare di Vicenza, di prossima uscita, sfrutterà la tecnologia MasterCard con diffusione, inizialmente, solo nel Nord Est, a partire dalla provincia di Vicenza. Le previsioni sono interessanti per un progetto locale: coinvolgerà circa 10mila titolari di carte e 400 esercenti. Per il futuro è prevista una commercializzazione più ampia e capillare, arrivando a includere i clienti di altre due banche sempre controllate dal Gruppo BPVI: Cariprato e Banca Nuova.

Il tifoso va allo stadio senza tirare fuori dalla tasca abbonamento, denaro o biglietto
Intesa Sanpaolo, con la versione Cuore Rossonero della prepagata Flash, lanciata in occasione del campionato di calcio 2008-2009, ha sperimentato il pagamento rapido senza contatto per sveltire la folla di tifosi in coda allo stadio Meazza-SanSiro. La carta paybefore, che contiene tutte le funzionalità della versione standard, è dotata in più della tecnologia contactless, che permette di caricare l’abbonamento allo stadio per assistere alle partire del Milan, evitando code ai tornelli. In questo modo il cliente-tifoso ha la possibilità di accedere allo stadio con un solo clic, semplicemente avvicinando la prepagata ai Pos di ultima generazione installati agli ingressi. C'è un ma: il contactless funziona solo per la parte relativa al controllo degli accessi allo stadio, mentre la carta non è stata ancora dotata dell’apposita tecnologia per il pagamento di micro-importi. A campionato finito, Cuore Rossonero non è più in commercio. “Da settembre, però, sarà ancora in catalogo come abbonamento per tutta la stagione calcistica 2009-2010”, ha anticipato a OF, Francesca Nieddu, responsabile prodotti transazionali della direzione marketing privati di Intesa Sanpaolo, “e sarà rivista nella sua veste grafica. A partire dalla fine di agosto, verrà inserita la foto del titolare per il riconoscimento ai tornelli dello stadio”. Non sono previste ulteriori novità. “Al momento non offriamo i servizi di carta del tifoso a nessun’altra squadra di calcio”, conferma Nieddu. La manager di Intesa Sanpaolo ha spiegato che il suo Gruppo preferisce puntare per ora sulla nuova SuperFlash, lanciata lo scorso 25 maggio. La nuova prepagata multifunzione nasce come primo prodotto di accesso ai servizi bancari di base per i giovani tra i 18 e i 35 anni, studenti universitari e lavoratori che non hanno ancora esigenze di investimento o di finanziamento. E' dotata di IBAN, come un vero conto corrente, e infatti associa alcuni servizi bacari aggiuntivi come la disposizione e la ricezione di bonifici o l'accredito dello stipendio. "Presto sarà possibile anche pagare le tasse universitarie e i bollettini postali, domiciliare le utenze e i RID commerciali e, a partire dalla fine di settembre, i titolari di SuperFlash potranno partecipare al programma di sconti presso gli oltre 10.000 punti vendita dei partner aderenti aderire al Programma Bonus Intesa Sanpaolo - "Lo sconto che torna in conto". Perché una nuova carta con tante funzionalità nuove, ma senza il sistema contactless che pure sembra aver funzionato egregiamente con la Flash "milanista"? "Anche se la cultura del contactless è già diffusa in altri Paesi europei, in Italia, coerentemente ai tempi più lunghi occorsi per la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici," ammette Nieddu, che spiega "i pagamenti di piccolo importo con carte contactless non sono ancora diffusi, ma crediamo che il contesto sia ormai maturo per accogliere le prime sperimentazioni sul territorio. Sicuramente i vantaggi sono molti per esercenti e clienti che accelerano le operazioni di incasso e pagamento, smaltendo con celerità le code, grazie a operazioni di pagamento più veloci. Crediamo che anche le banche giocheranno un ruolo attivo e rilevante nella diffusione di questi servizi innovativi di pagamento."

---- La prepagata contactless in Valtellina
Progetto pilota di marca locale, quello di Visa e Creval in Valtellina. “Abbiamo iniziato a settembre 2008, con Tellcard”, racconta Davide Steffanini, direttore generale di Visa Europe in Italia, “in collaborazione con Creval. Siamo ancora in fase sperimentale, ma i risultati lasciano ben sperare.” In un solo anno sono state emesse circa 9mila carte adatte al pagamento veloce, sono stati installati circa 200 Pos equipaggiati con tecnologia contactless, il 25% dei quali presso esercenti che prima non accettavano il pagamento con carte come bar, punti di ristoro e negozi di generi alimentari e che ora, invece, effettuano circa il 40% delle transazioni con la prepagata. Anche i clienti hanno imparato a usarle nel modo giusto. “Il valore medio di ogni pagamento senza contatto si aggira intorno ai 4 euro”, racconta Steffanini, che confessa, “per garantire questo sviluppo abbiamo dovuto però risolvere due problemi. Innanzitutto abbiamo dotato gli esercenti, grazie ad una promozione, di un’appendice che funge da lettore contactless da attaccare al Pos tradizionale per i consueti pagamenti elettronici, in modo che non dovessero acquistarne un altro. In secondo luogo”, continua, “grazie all’accordo stretto con Creval abbiamo garantito tariffe e costi più bassi applicati alle transazioni di pagamento.” Soddisfatto anche il direttore generale del Credito Valtellinese, Miro Fiordi: "la sperimentazione di questa rivoluzionaria carta ha il significato di anticipare il futuro e permetterà, finalmente, di pagare anche le piccole spese quotidiane con uno strumento sicuro, comodo e veloce. Per il Credito Valtellinese, che ha fatto dell’innovazione il suo tratto distintivo, è un motivo di soddisfazione essere la prima banca in Europa a sperimentare sul campo la tecnologia contactless".

Da Roma parte il primo esperimento senza contatto di Lottomatica
Non ci sono solo i tradizionali istituti di credito. Oltre alle banche e a Poste Italiane iniziano a far la prima mossa anche gli emittenti non bancari. Che allungano il passo con le prime sperimentazioni senza contatto. È il caso ad esempio di Lottomatica, la società di scommesse sportive, giochi e lotterie facente parte del Gruppo DeAgostini e che nel 2009, in collaborazione con CartaLis, l’istituto di moneta elettronica detenuto all’85% da Lis Lottomatica Italia Servizi e per il 15% da Banca Sella Holding, ha creato LottomatiCard, una carta prepagata per accreditare in automatico le somme di denaro vinte giocando online, che può essere utilizzata per fare acquisti sia in Italia che all’estero, grazie ai circuiti di pagamento presi in prestito da Banca Sella. Ideali anche per lo shopping elettronico. Inoltre, in associazione con ATAC, la società di trasporti pubblici di Roma, la carta si trasforma in Metrebus Card, cioè in abbonamento elettronico per accedere alla metropolitana semplicemente avvicinando la card ad un lettore di ultima generazione. Ma la strada verso il pagamento a sfioramento è ancora lunga. “Per ora infatti la funzionalità contactless della Metrebus – LottomatiCard è utulizzabile solo l’accesso ai mezzi, e non funge come carta di pagamento senza contatto”, chiarisce Alessandro Alberini, responsabile sviluppo commerciale di CartaLis, che avverte, “in pratica il contactless sulla carta è attivo solo per le funzioni di controllo degli accessi per la parte trasporti, in particolare per i varchi della Metropolitana di Roma. Stiamo valutando con il partner", continua Alberini "nel contesto del rinnovo della partnership, una evoluzione anche per la parte pagamenti”. Nel prossimo futuro per CartaLis sono previste ulteriori partnership. “Il nostro obiettivo è diventare, dopo Poste, uno dei maggiori emettitori di carte prepagate”, anticipa Alberini, “ecco perché stiamo studiando nuove collaborazioni con altri soggetti per creare prodotti di moneta elettronica co-branded, da diffondere utilizzando il nostro canale di riferimento”. Per acquistare la prepagata, infatti, non serve recarsi in banca, ma basta richiederla in una delle tabaccherie o dei bar convenzionati. “Attualmente, la nostra rete distributiva conta 7.500 punti vendita che vendono, ricaricano ed accettano la carta. Ma entro fine anno”, anticipa ancora Alberini, “diventeranno oltre 10mila”. Anche se ad un’indagine sul campo effettuata dal team di analisti di Of-Osservatorio finanziario in territorio lombardo, risulta che ben poche sono le tabaccherie o i bar che effettivamente rilasciano, accettano o conoscono la nuova prepagata. Alemeno per ora.

---- Il futuro dei micro-pagamenti con carta contactless o con cellulare
“Il contactless in Italia sta attraversando una fase di crescita”, ammette Alessandro Alberini (CartaLis), “ma rispetto agli altri paesi europei siamo ancora molto indietro.” Mentre nel resto d’Europa impazza la moda del pagamento ultra veloce di micro-importi con card contactless, infatti, in Italia le tasche dei consumatori, sono ancora gonfie di contanti. “Il problema”, continua Alberini, “è che ci sono ancora troppi ostacoli, come ad esempio i costi troppo alti applicati dalle banche alle operazioni di pagamento. Per cui molte categorie di esercenti non trovano conveniente il pagamento con carte di debito.” Non è un caso che Barclays bank, dopo alcuni annunci nel 2007-2008, ha raffreddato l'entusiamo per il contactless in Italia, anche se da marzo di quest'anno ha introdotto il nuovo bancomat europeo che permette di acquistare con il metodo contactless fino a un massimo di 11 euro. Per ora il bancomat contactless è distribuito solo in Gran Bretagna, Spagna, Turchia e Svizzera, mentre l’Italia è in lista d’attesa. Almeno fino al prossimo anno.
Invece a Milano, Telecom Italia sta sperimentando un sistema che riconosce il cliente al passaggio del cancelletto della metropolitana e gli trattiene automaticamente l’importo del biglietto, un po’ come avviene con il Telepass in autostrada. Ma siamo solo ai primi passi di una nuova stagione dove tutto funzionerà senza-contatto.

“Perché il contactless possa decollare anche in Italia," conclude Davide Steffanini (Visa Europa) "è indispensabile una prima fase di agevolazione economica in partnership con vari istituti di credito in modo da garantire agli esercenti costi di transazione adeguati. Bisogna anche abbattere la tendenza, ancoro troppo forte, dei consumatori, a utilizzare il contante per i pagamenti quotidiani. Perché”, avverte, “il cash ha un costo sociale molto alto e rappresenta addirittura il 10% del Pil nazionale. Ecco perché noi puntiamo sullo sviluppo del contactless”.

Intanto, con il nuovo progetto Telepark di Poste Italiane, da oggi basta un sms per pagare la sosta del parcheggio in 35 città italiane. Un servizio che funziona grazie alla sim card di PosteMobile. Oltre a pagare la sosta tramite un sms, è anche possibile acquistare o ricaricare la propria tessera prepagata Parkcard dal cellulare, associando la propria Sim PosteMobile al conto BancoPosta o alla propria Postepay. Ed è solo il primo passo: Poste Italiane lancerà a breve altri servizi di mobile commerce estesi anche all’acquisto di biglietti per il treno, il bus e la metropolitana. «La vera rivoluzione nel sistema dei pagamenti, ha assicurato Massimo Sarmi (nella foto), amministratore delegato di Poste Italiane, comincia con noi». Per acquistare o ricaricare la ParkCard basta selezionare dal menu della Sim del cellulare la voce “Acquista e Paga”, indicare lo strumento di pagamento prescelto (Conto BancoPosta o Carta Postepay associati alla Sim) ed effettuare le operazioni di Acquisto o Ricarica. Il costo d’acquisto della Parkcard o l’importo scelto per ricaricarne il credito saranno addebitati sul lo strumento di pagamento BancoPosta associato alla Sim PosteMobile, mentre il costo di 12 centesimi previsto per l’accesso ai servizi Telepark tramite Sim PosteMobile, sarà addebitato direttamente sul credito telefonico.
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