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Prepagate: ricariche a quota zero OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

L'Antitrust ha puntato il dito contro le ricariche troppo care delle carte prepagate, auspicando una "sana concorrenza" tra banche e gestori telefonici. L'integrazione tra telefonia mobile e pagamenti attraverso carte con chip, infatti, sta cambiando anche il mercato dei pagamenti, soprattutto quelli più piccoli, da borsellino elettronico, tra i 5 e i 20 euro.

Prepagate: ricariche a quota zero

In Italia, dove circolano ormai 80 milioni di sim telefoniche per 60 milioni di abitanti, il 92% delle transazioni di pagamento si conclude ancora con il cash ed è ancora diffuso l'uso di assegni: rispetto alla media di 55 operazioni l'anno con carte di pagamento in Europa, gli utaliani sono fermi a 21,6 contro le 89,5 dei francesi, le 11,4 degli inglesi le145 degli statunitensi. Il vero problema, sottolineava il VI Rapporto prepagate nell'ottobre 2008 (il VII Rapporto è in fase di preparazione, entro la prossima estate) sono ancora i costi troppo elevati delle carte prepagate in Italia: per gestirne una si paga in media 21,94 euro l'anno, quando in Europa ne bastano 6,26 euro, il 250% in meno. A rilevarlo oggi è anche l'Antitrust precedendo la Commissione Europea che questa settimana deve esaminare una proposta di direttiva per l'introduzione dell'operatore ibrido.

Cosa significa? Vuol dire che non solo le carte bancarie, ma anche la sim del cellulare potrà essere utilizzata per effettuare pagamenti. Questo sistema chiamato money pagament avviene attraverso la nuova tecnologia contactless, con Pos che permettono il pagamento avvicinando il cellulare. In Italia ad usarla, ad esempio, è la prepagata Flash Cuore Rossonero. (leggi qui l'intervista). I pagamenti con cellulare in Italia ci sono già soprattutto grazie a Poste Mobile, l'operatore telefonico del gruppo Poste Italiane e recentemente anche grazie a Extended Sim, la prima sim card telefonica firmata Noverca e destinata ai correntisti di Intesa Sanpaolo. (Leggi qui) . Ma da anni esistono anche altri piccoli operatori come Mobilmat. (Vai a prepagate@confronto)

Le prepagate in Italia, paese leader in Europa per questo settore di mercato, sono quasi 8 milioni, con la prevalenza di PostePay si Poste Italiane, seguita, con molto distacco, da Carta Flash di Intesa Sanpaolo. A fine 2007, le carte “pay-before” avevano raggiunto una soglia di diffusione pari a 5,8 milioni di esemplari emessi, con un incremento pari al 30,1% rispetto al 2006, mentre nel 2008, il trend è stato addirittura superiore: a fine anno, le carte day-before erano 7,6 (+31,03% sul 2007). Un incremento importante, giustificato anche dalla recente decisione del Governo di distribuire carte prepagate alle famiglie con reddito più basso. Leggi anche qui »

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